Edizione speciale del format A tu per tu del Reggino.it, con gli storici componenti del gruppo musicale che raccontano l’impegno culturale e il loro viaggio musicale costellato di sperimentazioni e contaminazioni
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Un linguaggio ancestrale originario nel quale riconoscere il bisogno di tornare all’essenziale ma anche l’apertura alla modernità in una costante contaminazione. Questa è forse la direttrice principale della poetica dei Mattanza di cui, nonostante la scomparsa avvenuta dieci anni fa, Mimmo Martino resta anima e spirito guida.
Mimmo Martino è stato immancabilmente ricordato sul truck La C, in occasione della nuova puntata di A tu per tu del Regginot.it con Rosamaria Scopelliti e Mario Lo Cascio, due storici mattanti che hanno impreziosito l’intervista con l’interpretazione unplugging di alcuni brani.
‘“A famigghia”, uno dei brani più iconici e significativi dei Mattanza, è stato il primo ma non l’unico. Rosamaria Scopelliti e Mario Lo Cascio, in questo frangente nel tour Origini, che come Cantu da Passioni e il più recente Abbentu, sta già appassionando il pubblico.
Con loro Teo Megale (fisarmonica, tastiere), Giuseppe Romeo (batteria, percussioni), Giuseppe Manti (basso elettrico), Davide Foti (basso elettrico), il figlio d’arte Simone Martino (percussioni, mandolini, voce). Poi ci sono quelli che Rosamaria Scopelliti ha definito fratelli come l’altro figlio di Mimmo, Claudio Martino, digital artist, grafico, fotografo, video maker, e l’attore Lorenzo Praticò.
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