L'ex difensore, campione del mondo nel 2006, nell'ambito della serata benefica organizzata per raccogliere fondi da destinare all'associazione Oncomed, ha avuto modo di ricordare i suoi momenti sportivi più intensi, dando uno sguardo anche all'attualità
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Una cena col campione, una cena per fare del bene. Andrea Barzagli, premiato col 3RLegends Award 2025, organizzato da Sp&a e Thinking, con la collaborazione del Juventus club di Rende e Cosenza e con il supporto del nostro network, è stato il gradito ospite di una serata che ha avuto lo scopo di raccogliere fondi da destinare all'associazione Oncomed.
Il supporto concreto per opere solidali è stato apprezzato, al pari di una carriera calcistica davvero incredibile. Campione del mondo con la Nazionale del 2006, Andrea Barzagli ha legato la sua carriera ai colori bianconeri nella sua seconda parte della carriera calcistica. Era il muro della BBC, insieme a Bonucci e Chiellini, e protetti da Buffon in porta, hanno formato una delle difese che sono entrate nella storia del calcio italiano. Otto gli scudetti conquistati a Torino, uno stile unico e inconfondibile in campo, ma soprattutto un affetto con i tifosi che è restato sempre immutato.
Proprio per questo, nell'evento cosentino Barzagli è stato protagonista immergendosi nel clima rilassante della serata. Non è un caso come abbia dato un concreto supporto nell'asta benefica portando tre cimeli di tutto rispetto , partendo dalla sua maglia numero 15 bianconera, aggiungendo a ciò la fascia di capitano con maglia del Parma di Gigi Buffon, nonché la numero 3 indossata da Giorgio Chiellini in un'Italia-Argentina.
Puntando ai colori azzurri, l'attualità impone una riflessione su Norvegia-Italia . È la prima gara del nuovo percorso di avvicinamento a un Mondiale dove ci sono già squadre qualificate mentre il team di Luciano Spalletti esordirà in una sorta di prima gara diventata quasi uno spareggio. Come se la caverà la compagine azzurra contro Haaland? Barzagli motiva così tutti : «La affronteranno molto bene, abbiamo un commissario tecnico molto bravo, è una Nazionale che ha ritrovato spirito , speriamo bene».
C'è il comprensibile no comment sulle vicende di Tudor e sulla Juventus, aggiungendo di essere comunque onorato di ricevere il premio dopo Claudio Marchisio: «Un mio amico dentro e fuori dal campo, sicuramente. Questa di Cosenza è stata una bellissima serata, la cosa più importante è di avere dato un messaggio sociale, ci siamo comunque divertiti e abbiamo passato delle belle ore insieme».