Divertimento, motori vintage ma soprattutto la sensazione di aver trascorso dei momenti spensierati in mezzo ai territori di origine albanesi. La somma di tutte queste emozioni ha senza dubbio messo in risalto l’organizzazione del quarto Gran premio dell’Arberia, che ha attraversato sei paesi della provincia di Cosenza con una particolarità unica nel suo genere, legando l’appuntamento ai memorial Serena De Marco e Marcello Marchianò.

Una quarantina sono stati i mezzi visti dal pubblico, partendo da macchine immatricolate addirittura a fine anni Cinquanta per poi passare a modelli senza dubbio più recente. Diversi i bolidi a disposizione dei driver, nonché le autovetture classiche di un tempo che hanno raccolto ben più di una foto, proprio per il loro carattere tradizionale.

C’è stato un po’ di tutto in questa rassegna, partendo da quanti hanno avuto un piglio deciso nel guidare il proprio mezzo, facendo già capire dalle prime curve la maestria nell’affrontare questi tipi di tracciati. Da una parte gli esperti in materia, dall’altra si passa a chi, tradito dall’emozione, ha gracchiato già dall’inizio col cambio manuale e altri ancora che sono partiti col freno a mano tirato.

Il percorso è partito da Santa Sofia d’Epiro, che ha riunito così tutti i partecipanti all’esibizione, per poi proseguire all’interno dei paesi di origine albanese, seguendo un percorso impegnativo e non certo foriero di meandri pianeggianti, anzi. I partecipanti hanno attraversato San Demetrio Corone, Macchia, Vaccarizzo, San Giorgio, San Cosmo Albanese e poi hanno concluso il loro lungo giro d’Arberia tornando nuovamente a San Demetrio, chiudendo nell’area del collegio di Sant’Adriano.

La gara

Nonostante il clima di assoluta cordialità, l’agonismo non è di certo mancato all’interno del tracciato. È stato Marco Campilongo su Alfa Romeo 33 TI ad aggiudicarsi l’edizione del Gp d’Arberia con sole 56 penalità contestategli lungo l’affascinante e tortuoso percorso dei colli, con sessanta chilometri da compiere in un tempo massimo di due ore e mezzo, corredato da prove speciali e cronometrate.

Il forte pilota del Pollino, iscritto all’Historic Club Castrovillari, è stato premiato dal vice sindaco di San Demetrio Corone Giuseppe Sangermano e dall’avvocato Adriano D’Amico, quest’ultimo tra gli organizzatori dell’evento.

Al secondo posto la Opel Manta di Francesco Sola e al terzo posto la Mercedes 190 S di Mimmo Campilongo, due piloti di Castrovillari che sicuramente hanno ben figurato.

Sola si è aggiudicato anche la quarta edizione del memorial De Marco, mentre Piero Borgesano su Porsche 924 ha conquistato la prima edizione del memorial Marchianò.

La speciale “Coppa delle Dame” è andata all’equipaggio femminile formato da Robertina Tinca e Daniela Sposato che hanno dato un bel tocco di velocità e di colore con una Alfa Romeo spider verde del 1968.

Più che ai punteggi maturati e segnalati col cronometro, è emersa la sensazione di aver vissuto una allegra giornata in mezzo ai motori, per una manifestazione che sarà sicuramente confermata prossimamente dato l’interesse e la sana partecipazione registrata.