Un premio per la costanza ma soprattutto per il carattere e il percorso mostrato nel tempo. Il Bisignano arriva per la sua prima volta in Promozione e lo ha fatto soffrendo sino all’ultimo pallone, conquistando l’accesso alla categoria superiore con l’ultimo rigore calciato da Prete nella lotteria contro il Rocca di Neto.

Una finalissima durata quasi tre ore, una sorta di maratona di resistenza sia per i calciatori in campo ma anche per quanti, dirigenti e tifosi, hanno assistito sulle gradinate del “Guido D’Ippolito” con un caldo che di certo ieri non ha dato tregua.

Il 2 giugno resta una data importante da queste parti, oltre che per la Festa della Repubblica entra ufficialmente nella storia cratense per l’impresa dei ragazzi allenati da De Rose. Il tecnico, una volta rientrati da Lamezia Terme e nel corso dei festeggiamenti, ha ribadito come questo Bisignano sia stato soprattutto un insieme collettivo di ragazzi che hanno remato tutti dalla stessa parte. Il mister ha lodato quanti hanno giocato di meno, ma ugualmente sono stati indispensabili per la riuscita dell’impresa, la differenza tra titolari e riserve – sul piano del gruppo squadra – era pressoché inesistente.

I calciatori del resto hanno dimostrato di avere un amalgama importante, prova ne è anche la voglia di lasciarsi andare dopo una stagione ricca di intensità, col pullman scoperto che ha attraversato le zone periferiche arrivando tra le vie del centro storico, metaforicamente a sottolineare come questo Bisignano sia un patrimonio di tutti e da tifare in ogni momento della stagione.

Carmine Greco, presidente del Bisignano (foto Polverazzi)

Commosso ma soprattutto orgoglioso è stato il presidente Carmine Greco, che ha accolto tutti all’interno delle sue strutture per festeggiare l’impresa. La squadra creata nel 2008 dal padre Achille non ha mai fatto il passo più lungo della gamba, scalando categorie e soprattutto mostrando sempre un profilo in linea con lo sport, come dimostrano l’ottimo palmares delle Coppe discipline conquistate.

Una decina di titoli del fair play a dimostrare la sportività dei vari gruppi, una Promozione ora che attesa invece il salto di qualità collettivo: «La costanza di tutti ci ha permesso di portare avanti questo nostro sogno, riuscendoci grazie all’unione e alla passione del mister, dei ragazzi, dei dirigenti e dei direttori. Volevamo stare in alto, siamo anche partiti male con la sconfitta di Diamante, per una volta mi sono chiesto: negli anni siamo partiti forti e poi abbiamo avuto un calo, ora iniziamo con un ko … e che non sia di buon auspicio?»

Squadra unita e testa ora sulla progettualità per la prossima stagione: «Contento per tutti, ma resta da sottolineare il grande affetto mostrato dalla gente e un pensiero consentitemelo verso la mia famiglia, mio papà sarà felicissimo e festeggerà da Lassù».