L’ultimo match del calcio calabrese regala la gioia ai tifosi della squadra cosentina che ha avuto la necessaria lucidità ai penaly dopo una gara tiratissima nei novantacinque minuti regolamentari e nell’extra time successivo
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Partiamo dalla fine e da un presupposto: in questa finale playoff entrambe le squadre hanno dimostrato di poter meritare il salto di categoria. La lotteria dei rigori ha assegnato l’ultimo posto per la Promozione 2025-2026: se lo aggiudica il Bisignano col penalty decisivo di Prete dopo il pallone tirato altissimo da Vaccaro. Una gara degna di un film thriller.
Il percorso
La squadra amaranto è arrivata alla rassegna dei playoff dopo aver conquistato il secondo posto nella fase regolare del Girone A. L’amalgama del gruppo è stata ampiamente dimostrata nelle due sfide che hanno contrapposto i cratensi prima al Roggiano e poi al Themesen.
Nel primo caso, la vittoria per 3-0 è arrivata senza grosse difficoltà, cementando soprattutto la solidità difensiva alla capacità di impostare un gioco offensivo molto fluido.
L’altra gara contro il club di Longobucco è stata conquistata sul 2-0, dopo aver fallito l’impossibile sotto porta e aver anche rischiato qualcosa sul finale del primo tempo (una piccola pecca riscontrata pure contro il Roggiano).
Dall’altra parte, il Rocca di Neto sin dall’inizio aveva fatto capire come puntava con decisione ai playoff, senza andar troppo per le spicciole. La vittoria interna conquistata per 3-0 contro la Silana era stato il primo messaggio ai naviganti. Il secondo successo, questa volta in casa Scandale per 2-1, ha certificato come il Rocca di Neto sia una compagine solida, che poteva ambire a qualcosa in più rispetto al terzo posto maturato nella prima parte del torneo.
Primo tempo
Gara calda in tutti i sensi a Lamezia Terme con una forte predominanza dei tifosi rocchitani. La prima frazione di gioco non è per esteti del calcio, anzi sorprendono i tanti errori in fase di alleggerimento e la mancanza generica di qualità tecnica. Le squadre si studiano alla distanza, dopo un minuto il Bisignano con Prete si fa sotto, ma Comito fa buona guardia, poi altri tentativi senza fortuna di Crispino per i cratensi, e di De Paola, Otranto Godino e Cordua per il Rocca. La gara sale di intensità e anche di nervosismo, De Biasi tira a giro ma la palla sorvola la traversa, poi arriva la grande occasione della prima frazione al 29° minuto: De Paola salta Bezzon e serve Scalise che incrocia sull’altro palo. Momenti di suspense e palla che solamente per questioni di centimetri non si infila in rete.
La scossa emotiva serve, paradossalmente, a incattivire la gara. L’arbitro Montanaro è refrattario ai cartellini, poi si convince da estrarre il giallo proprio ai due giocatori di maggior talento, ovvero Vico Santiago per i bisignanesi e Cordua per la compagine pitagorica.
Secondo tempo
L’altra parte del match regolamentare registra un maggior dinamismo da una parte e dall’altra. Ci provano Guerrini, Muraca e Caligiuri per due volte, non mancano i colpi duri da arancione all’interno della contesa. Il pubblico si scalda, in un minuto – dal 32° al 33° - accade di tutto, prima Muraca non aggancia su azione d’angolo, poi incredibilmente il Bisignano spreca un contropiede in cinque contro due, Crispino cicca l’appuntamento con il possibile gol del vantaggio. Tra un brivido per un quasi autogol di Bezzon e una serpentina di Santiago non concretizzata, si arriva così ai tempi supplementari che tutti volevano evitare.
Extra time: the last dance
Le squadre arrivano a giocare gli ultimi trenta minuti quasi stremate, il caldo di Lamezia Terme non è di certo un alleato per quanti lottano sino all’ultima goccia di sudore. Il grande giallo arriva al quinto minuto del primo tempo supplementare: il Rocca di Neto segnerebbe pure, sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma l’arbitro segnala una posizione di fuorigioco che lascia interdetti i tifosi pitagorici, che avranno poi un’espulsione dalla panchina con Giovinazzi.
Il portiere ospite Ferraro poi salva su Lagani (che ci riproverà con alterne fortune) all’inizio della seconda mini frazione e poi soprattutto su Cordua. I rigori poi decretano l’ultimo verdetto stagionale.
Chi vince festeggia, chi è vinto può non disperarsi completamente: nella calda estate dei dilettanti, un ripescaggio in Promozione potrebbe non essere un’eresia.