Originaria di Vallefiorita, attualmente vive a Soveria Simeri insieme al marito Salvatore Castelli e alla piccola Ambra. Mariangela Muzzì non è solo una sportiva, ma l’esempio concreto di come il binomio disciplina e passione possa cambiare la vita. Al di là dei preconcetti imposti dalla società. Dietro ai muscoli c’è una donna, una madre, una studentessa, una sognatrice che crede nel potere trasformativo della costanza. E che con determinazione e ironia, ogni giorno, si allena per la versione migliore di sé. Un messaggio che punta sempre a trasmettere a chi ha l’occasione di interfacciarsi con lei. Ecco cosa ci ha raccontato.

Come ti sei avvicinata al mondo del bodybuilding?

«Ricordo ancora il mio primo giorno di palestra: il 20 gennaio 2016. Da quel momento la palestra è diventata la mia medicina. Febbre, ciclo mestruale, problemi in famiglia… nulla mi faceva saltare un allenamento. Più mi allenavo, più volevo allenarmi. Ho cominciato a documentarmi sull’anatomia, sugli allenamenti, sull’alimentazione. Mi sono affidata a quelli che pensavo fossero professionisti, ma ho solo sviluppato ossessioni che mi facevano stare male. Il vero cambiamento è arrivato tre anni fa, quando ho conosciuto mio marito: preparatore atletico, laureato in scienze motorie, educatore alimentare, kinesiologo, atleta da 25 anni e presto anche nutrizionista. È stato lui a tirare fuori il mio potenziale al 101%.»

Com’è strutturata la tua giornata tipo tra sport e alimentazione?

«Studio - sto per laurearmi come tecnico radiologo - alimentazione, allenamento, preparazione dei pasti e ovviamente il tempo da dedicare a mia figlia. Spesso arrivo a sera stanchissima, ma la mia motivazione è più forte della stanchezza. Quando ami quello che fai, non ti pesa nulla.»

Mantenere un corpo del genere comporta tanti sacrifici. Come combatti le tentazioni alimentari, la stanchezza fisica e mentale?

«Il bodybuilding è organizzazione, dedizione e passione. Può capitare di uscire con gli amici e restare a dieta, ma non mi pesa perché è una mia scelta. In off season una pizza me la concedo, non sono un extraterrestre! Anzi, a dire il vero sono una buona forchetta. Questo sport mi ha trasformata dentro e fuori. Sono più forte fisicamente ma soprattutto mentalmente. Mi dispiace solo aver perso diverse amicizie perché non hanno accettato il mio stile di vita. Ma forse non erano vere amicizie.»

Che rapporto hai con il tuo preparatore atletico, nonché tuo marito?

«Lui ha cambiato completamente la mia visione. Mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo, a capire davvero come allenarmi e nutrirmi. Ci sosteniamo a vicenda, H24. Abbiamo anche aperto un negozio di integratori a Catanzaro Lido, “Health and Fitness Nutrition”, che mandiamo avanti con dedizione e grande spirito collaborativo. Avere una persona accanto che ti rispetta e condivide i tuoi interessi è fondamentale per mantenere il rapporto saldo e sano.»

La tua famiglia che ruolo ha giocato in questo tuo percorso? È stata di supporto?

«Assolutamente sì. Prima fra tutti mia madre, che è molto orgogliosa di me. A lei devo tutto. Mi ha sempre sostenuto in qualsiasi scelta abbia preso, come una vera amica e non solo in quanto mamma. Gliene sarò sempre grata. Lei sì che è una donna con gli attributi!»

Raccontaci la tua esperienza a ICS Italia: preparazione, emozioni, soddisfazioni.

«È stata la mia seconda gara con loro. Una bellissima esperienza. Questa volta ci ha aperto gli occhi: possiamo puntare in alto. La cosa più bella? L’approvazione del pubblico e soprattutto quella dei giudici di gara.»

Hai mai dovuto affrontare pregiudizi in quanto bodybuilder donna?

«Spesso mi sento dire: “Stai diventando troppo grossa”, “Hai le spalle come un uomo”… Io rispondo: “Magari tutti gli uomini avessero spalle come le mie!”»

Cosa consigli a una donna che vorrebbe fare culturismo ma si sente “inadatta”?

«Di affidarsi a un professionista del settore. Nessuno è inadatto. È importante non lasciare nulla al caso, soprattutto se si hanno obiettivi ben precisi. E chi ne ha bisogno può rivolgersi anche a noi, perché entrambi mio marito e io siamo personal trainer. Per noi questo non è solo un lavoro, è passione, e siamo sempre disponibili ad aiutare chi vuole prendersi cura di sé. Il segreto è volersi bene sempre.»