Nonostante la ventesima posizione, è forte l’emozione del pilota di Cariati: «Tornare al volante di una Ferrari a 16 anni dall’ultimo italiano è qualcosa che mi riempie d’orgoglio»
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Sedici anni dopo Giancarlo Fisichella, un pilota italiano è tornato al volante di una Ferrari in Formula 1. È successo durante la prima sessione di prove libere del Gran Premio del Messico, con Antonio Fuoco, originario di Cariati, al posto di Lewis Hamilton sulla SF-25.
Il calabrese ha chiuso la sessione in ventesima e ultima posizione, a 2”474 dal compagno di squadra Charles Leclerc, autore del miglior tempo. Ma per Fuoco, più che la classifica, contava realizzare un sogno coltivato fin da bambino: guidare una Ferrari in Formula 1.
La giornata era principalmente dedicata alla raccolta dati per il team, testando diverse mescole di gomme e confrontando le informazioni del simulatore con la vettura reale. La sessione si è svolta senza problemi e ha permesso a Fuoco di accumulare esperienza preziosa, accanto al lavoro di Leclerc, che ha alternato simulazioni di qualifica e di gara.
Al termine delle FP1, Fuoco ha commentato ai microfoni della scuderia Ferrari: «È stata una giornata davvero speciale per me. Tornare al volante di una Ferrari a 16 anni dall’ultimo italiano, Giancarlo Fisichella, è qualcosa che mi riempie d’orgoglio, e voglio ringraziare di cuore tutta la squadra per avermi dato questa opportunità. Mi sono goduto ogni singolo giro, momento dopo momento. Al di là dell’emozione, è stata una giornata importante anche per il team: non eravamo in pista per cercare la prestazione, ma per raccogliere più dati possibili e creare un buon riferimento per il lavoro al simulatore. Un enorme grazie a tutti i ragazzi e le ragazze del team per il supporto e l’entusiasmo: credo che non dimenticherò questo venerdì in Messico».

