Il difensore (e capitano) ripercorre la sua esperienza in giallorosso: «Sento questa maglia dentro di me. Rappresenta tutti i ragazzini che ricordano me da piccolo»
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Passione e sentimento per un legame che non si può spezzare e che torna sempre e ancora più forte. Non è mai stato di circostanza l'amore tra Gianni Condomitti e il Cittanova come dimostrano le 175 presenze in giallorosso del difensore, raggiunte proprio nell'ultima partita del campionato di Eccellenza di questa stagione. Vittorie, sconfitte, incomprensioni, sorrisi e rabbia: un mix di sentimenti che rientrano in quella convivenza di cui però non ci si vuole privare. Cittanovese di origine, ed è per questo che tale traguardo vale ancora di più, perché Condomitti è il volto più lampante non della classica bandiera, ma del rispetto e dell'amore che ha per questi colori, quelli del suo paese.
Il traguardo di Condomitti
Festeggia le 175 presenze dunque Gianni Condomitti, un mix di sensazioni esternate in esclusiva ai microfoni di LaC News24: «Sicuramente 175 presenze non sono poche e ti portano direttamente a essere parte della storia di questo club. Inoltre tutto questo oggi non è scontato perché si fa presto a cambiare casacca, anche a me è successo per via di alcune incomprensioni, ma dopo una piccola paretesi sono tornato e lo reputo come un gesto d'amore perché sento questa maglia dentro di me e, soprattutto, rappresenta tutti i ragazzini che ricordano me quando ero piccolo». Una pellicola di ricordi che viaggia nella mente: «tanti sono i momenti se penso a tutte le partite disputate - continua - non posso scordare, per esempio, di essere stato il primo capitano della Serie D e di aver vinto partite memorabili contro avversari che nemmeno nei sogni pensavi di affrontare e del calibro di Catania o Bari».
Il ricordo più bello
Una storia nata nella stagione 2016/17 questa con il Cittanova e subito divenuta simbolo di attaccamento. In questo (quasi) decennio e in queste 175 partite, tantissimi saranno stati i momenti di gioia, ma se deve prenderne uno Condomitti ha già una sua partita nel cuore: «Il match che mi è rimasto impresso è la sfida rocambolesca in Serie D contro quella Vibonese che vinse poi il campionato nella stagione 2017/18. Ricordo che dopo tre giorni, nel turno infrasettimanale, avevamo il derby contro la Palmese e dunque il mister lasciò inizialmente 4/5 titolari fuori per riposare, anche perché andavamo al Luigi Razza consapevoli che la Vibonese fosse più forte. Nel secondo tempo però il mister mise tutti i titolari fuori in campo e alla fine vincemmo 3-4. Fu incredibile perché vincemmo grazie a un mio gol al novantesimo. Nelle stagioni successive vincemmo contro squadre blasonate come Bari o Messina ma quella contro la Vibonese me la porto dentro con gelosia».
Il bilancio dell’ultima stagione
Inevitabile un bilancio inerente la stagione appena trascorsa che ha visto il Cittanova lottare per la salvezza: «Questo è stato un anno di transizione ma mi sono sentito ugualmente di dare una mano. L'annata, così come la classifica, sicuramente non rispecchia il lavoro che abbiamo fatto, ma posso dire che abbiamo lavorato molto sui giovani. Nel prossimo futuro si può costruire su una base importante poiché è stato creato un grande gruppo. Mister Crucitti poi è una persona seria e che ama lavorare, a parte il risultato dunque si è creato tanto e ne siamo consapevoli. Ci saranno ingressi importanti in società per garantire un progetto rilevante».