Dilettanti Calabria

Locri, il direttore Tropea saluta il popolo amaranto: «Dimissioni? Decisione sofferta»

Appena scoccato il 2024, il dg della società reggina si è visto costretto a lasciare il suo ruolo per motivi lavorativi: «Ci sarò sempre come tifoso»

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di Annamaria Implatini
3 gennaio 2024
10:00

Tropea si dimette! È questo il vero botto di Capodanno. Lascia la sua poltrona da Ds, ma possiamo tranquillamente dire da Dg, l’anima “double face” del Locri calcio, Antonio Tropea.

Un po’ (tanto) tifoso e un po’ (indiscusso) intenditore di mercato, il direttore Tropea ha costruito con intuito tecnico e tempi tattici lo squadrone amaranto degli ultimi quattro anni, quelli della nuova era Mollica. In coppia con il presidente ha sofferto e studiato le trame di un gruppo che ha cambiato tecnici ma non il duo di testa, gestendo conti e realtà in crescita, spogliatoio ed equilibri umani. Ora, appena scoccato il 2024, si vede costretto a dare priorità a quel lavoro che non è il calcio, ovvero una professione che lo rende tanto indipendente quanto responsabile. «È stata una decisione sofferta ma sono sicuro di una cosa importante, che il Locri mi avrà sempre come tifoso». 


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Giusto qualche giorno fa avevamo raccolto le sue dichiarazioni in fase di bilancio 2023. «Il calcio non è un’equazione esatta» esordiva, augurando un anno di successi personali a tutti. Poi guardando in casa amaranto riconosceva una nuova fase di crescita capace di affinare gioco e concretezza. «Potremmo fare diversi resoconti. Abbiamo accettato, a malincuore, la partenza di Francesco Bova che ha fatto molto bene con il Locri. Stiamo sistemando alcuni aspetti, sia di rosa che societari, e inoltre siamo la squadra più giovane del campionato, primi in classifica da questo punto di vista. Vedo il bicchiere mezzo pieno, perché se penso al 10 agosto scorso, a quella situazione indefinita, riconosco che abbiamo una squadra importante che può essere in grado di guadagnarsi la salvezza». 

Secondo l’analisi dell’ex ds il Locri è cresciuto partita dopo partita, dopo aver archiviato le esperienze contro Trapani, Siracusa e Vibonese. «Un po’ di bravura ce la prendiamo io e il presidente perché abbiamo creduto in Panarello, allenatore dalle indiscusse capacità che aveva bisogno di sentire fiducia e sostegno attorno al suo operato. Poi sono contento del fatto che alcuni giocatori stanno dimostrando di poter fare l’interregionale. Di questo dobbiamo dare merito ai tecnici e allo staff, grazie ai quali sappiamo stare in campo con carattere e stile».

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