Il Melito batte l’Africo e trova il primo sorriso stagionale, Cormaci: «Bravi a respingerli, ma dovevamo chiuderla prima»
Il club gialloblù centra la prima vittoria in campionato grazie a un gol di Martinez. L'allenatore: «Abbiamo sbagliato innumerevoli contropiedi, evidentemente ci piace soffrire»
Arriva la prima vittoria in campionato per il Melito dopo l'inizio shock e che aveva visto i gialloblù incassare ben sette reti senza farne alcuno nelle prime due giornate. Un qualche tipo di inversione di marcia, comunque, si era già visto mercoledì scorso, nel match d'andata degli ottavi di finale di Coppa Italia Dilettanti dove la squadra di Cormaci è andata a vincere per 1-3 in casa del Brancaleone, squadra di una categoria superiore. Segnali che si sono tramutati in certezze ieri con la vittoria per 1-0 sull'Africo che permette di dare il vero inizio alla stagione melitese.
Le parole di Cormaci
Sicuramente soddisfatto per i primi tre punti il tecnico Cormaci, il quale però è consapevole di dover limare alcune cose per poter migliorare ancora: «Giusto che loro ci credessero fino alla fine, anche perché noi non siamo stati bravi a chiudere la partita e, quando non lo fai, giochi sempre con l'ansia e con il rischio di prendere gol. Siamo comunque stati bravi a respingere le loro offensive, ma devo anche sottolineare il fatto che abbiamo sbagliato innumerevoli contropiedi, evidentemente ci piace soffrire».
Il tecnico traccia la strada
Cormaci è inoltre consapevole delle difficoltà che cela dietro questa stagione: «Noi sappiamo che è un campionato difficile perché ci sono almeno sette o otto squadre allestite in maniera importante e altre considerate medie ma con grandi margini, e noi lo abbiamo visto sulla nostra pelle contro il Bianco, quindi ogni gara ha la sua storia e ogni settimana deve essere fatta nel modo giusto. Abbiamo forse un po' sofferto la partita di mercoledì a Brancaleone ma ci sta perché soffrendo si gusta di più la vittoria». Un giudizio sui singoli: «Ho chiesto a Candito di dare più equilibrio a centrocampo, ma non dimentico le prestazioni di Tripodi e Caseiro. Insomma, tutti hanno dato l'anima per vincere ma dai ragazzi voglio di più, per esempio più movimento senza palla, circolazione più veloce ed essere più cinici sotto porta».