Il tecnico italo-argentino porta esperienza e passione nella formazione biancoceleste. Dopo successi nelle Marche, è pronto a mettersi alla prova in Calabria: «La mia filosofia è quella che bisogna sudarsela anche con dinamiche differenti ma vincenti e costruttive»
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Ora è ufficiale: sarà l’italo-argentino Adrian Pablo Pasquali il coach della Volley Bisignano Group per la stagione 2025-26. Allenatore di esperienza e carisma, coach Pasquali, in due delle sue recenti stagioni, ha guidato la Medea Macerata centrando i play off per la promozione in serie A2. Nel suo ricco curriculum vanta esperienze anche in B1 e B2 con Foggia, Potenza Picena, Sant’Antioco, Cagliari e Civitanova e nelle ultime due (2023/24 e 2024/25) alla guida del San Severino Marche, Serie B, Girone E.
L’accordo è stato raggiunto nelle scorse ore con il presidente Lino Amodio, che poi l’ha comunicato ufficialmente: a guidare i ragazzi della formazione biancoceleste sarà proprio Adriano Pablo Pasquali.
«La ritengo una bella sfida – le prime parole del neo tecnico – perché essendo sempre stato animato da due elementi caratteriali importanti, che sono entusiasmo e passione, ritengo che questa proposta sia arrivata in un momento della mia carriera professionale dove c’è bisogno ancora di mettermi in gioco e di fare, oltretutto, la prima esperienza in Calabria, in una regione dove non sono mai stato perché al massimo ero sceso fino a Foggia per allenare».
Proprio quest’anno la Volley Bisignano Group giocherà in un altro girone, cosa ne pensa?
«Il girone è difficile perché conosco la qualità dei giocatori specie in Puglia senza dimenticare anche gli altri avversari. Oltre a giocatori forti ci sono società con tradizioni pallavolistiche decennali e quindi per me sarà una sfida ancora maggiore, una sorta di sfida nella sfida». Conosce qualcosa della Volley Bisignano Group anche in chiave futura? «Ho apprezzato il secondo posto ottenuto l’anno scorso, pur nel girone siciliano. La storia è importante perché è una società presente da oltre quarant’anni. Per il futuro sappiamo di dover lavorare sul roster e ci siamo messi subito al lavoro vedendo come si può prospettare il nuovo inizio per prepararsi già dai primi di settembre perché i tempi logistici sono ridotti».
In Argentina fino all’età di cinque anni, la possiamo ritenere ormai italiano?
«Senz’altro, la terra albiceleste è quella dove sono nato ma credo che in questi anni ho imparato ad essere italiano a tutti gli effetti. Dalla laurea in educazione fisica fino ai primi insegnamenti a scuola e quindi la pallavolo un po' in giro per alcune regioni tra cui sempre le Marche come punto di riferimento».
Con quali prospettive arriva in Calabria?
«Intanto ho avuto il piacere di avere un anno come mio secondo Valerio Lionetti, d’origini bisignanesi, ragazzo molto preparato che ha fatto tanta strada nel Volley e quindi parto già da una conoscenza importante che mi fa capire l’entusiasmo che c’è da queste parti. La mia prospettiva, che è poi il mio compito principale, è di cercare fin da subito un’alchimia di squadra per un gruppo di lavoro che diventi presto squadra. Sarà fondamentale il lavoro durante la settimana perché le partite si vincono anche in base agli allenamenti. La mia filosofia è quella che bisogna sudarsela anche con dinamiche differenti ma vincenti e costruttive. Penso che sarà importante avere la disponibilità dei ragazzi già a soffrire durante la settimana, per poi mettercela tutta nel campionato. La voglia e la passione non mancano, lo spirito di gruppo arriverà con il lavoro e migliorerà assemblando i vari reparti. La nostra spinta dev’essere quella dell’entusiasmo e non altro e tutto va avanti grazie alla passione per il futuro di una società affinché la pallavolo cresca. Se si trasmette entusiasmo, la passione si coltiva ed arrivano i risultati perché queste due componenti devono camminare di pari passo».