Per la Reggina, quella di oggi non è una giornata qualsiasi. Il confronto convocato tra istituzioni cittadine, società e rappresentanti della Curva Sud rappresenta un passaggio centrale per capire quale direzione vorrà realmente prendere il club, sia sul piano tecnico che su quello della comunicazione con il suo popolo. A fare da detonatore nei giorni scorsi è stato l’intervento pubblico di Carmine Quartuccio, per tutti “Carminello”, volto storico del tifo organizzato amaranto, che ha riportato al centro del dibattito una delusione diffusa: la frattura tra le promesse di inizio estate e la realtà di un mercato ancora senza slancio.

«Ci avevate promesso uno squadrone. Dov’è?», attacca Carminello, dando voce al sentimento di frustrazione che serpeggia tra i tifosi. E rincara: «Se non siete in grado, consegnate le chiavi al sindaco». Un messaggio diretto, senza filtri, che riflette la stanchezza di una tifoseria che non si sente più rappresentata. «Quest’armata non arriva, non è arrivata ancora», prosegue, «doveva essere costruita dieci giorni dopo la finale playoff. Invece siamo ancora qui ad aspettare». E infine, a dare il senso più profondo della rabbia popolare, aggiunge: «La Reggina è un discorso popolare, riguarda una città intera e tutta la sua provincia. E noi siamo stanchi. Così rischiamo un altro anno di Serie D».

A fronte di queste parole, oggi sarà importante capire non solo quali saranno i toni dell’incontro, ma soprattutto che tipo di risposte sarà in grado di fornire la dirigenza. Perché è chiaro che la questione non riguarda più soltanto i risultati futuri o le intenzioni, ma la credibilità di un progetto che finora ha vissuto più sulle dichiarazioni che su colpi reali.

Dal punto di vista tecnico, infatti, il mercato resta in fase interlocutoria. Pur con diverse ufficializzazioni già archiviate, l’ambiente continua ad aspettare i tre profili chiave promessi: un difensore centrale di esperienza che possa guidare il reparto, due esterni offensivi di qualità e spinta, e soprattutto un attaccante in grado di completare il reparto insieme a Luca Ferraro. Tra questi, la situazione legata ad Andrea Di Grazia, già trattata nei giorni scorsi dal Reggino.it, resta una delle più interessanti: il nome dell’esterno ex Siracusa circola da tempo come possibile punto di svolta, ma ancora non è arrivato alcun annuncio ufficiale. La sua eventuale firma potrebbe rappresentare il primo vero segnale forte, dopo settimane di attesa.

Accanto a lui, serve però un innesto pesante anche in attacco, un centravanti vero, che possa far impennare ambizione e abbonamenti. E resta aperta anche la questione relativa al completamento della linea difensiva, dove non possono bastare i buoni propositi: servono certezze, uomini pronti, personalità da categorie superiori.

Il tavolo odierno, allora, non sarà soltanto un passaggio formale o una stretta di mano tra istituzioni e società. Sarà l’occasione per far emergere orientamenti concreti, tempistiche credibili e soprattutto un linguaggio che torni a essere comprensibile a chi la Reggina la segue ogni giorno. Perché il legame tra Reggio e la sua squadra è ancora vivo, ma ha bisogno di una scintilla. Oggi occhi e orecchie saranno puntati lì.