Qui amaranto

Serie B, la Reggina e l’amarezza di un pari: ecco perché il bicchiere sembra mezzo vuoto

Aglietti torna dal Teghil di Lignano Sabbiadoro dopo la sfida con il Pordenone con un punto e forse con qualche rimpianto. Si poteva fare di più?

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di Matteo Occhiuto
22 settembre 2021
11:36
L’allenatore della Reggina Alfredo Aglietti durante la conferenza stampa
L’allenatore della Reggina Alfredo Aglietti durante la conferenza stampa

Se, alla vigilia, qualcuno avesse ipotizzato una Reggina imbattuta dopo i primi 450 minuti della stagione, nonostante un calendario non semplice (Monza, Spal e Crotone sono clienti ostici), probabilmente chiunque si sarebbe dichiarato soddisfatto.

Gli amaranto si sono resi protagonisti di un ottimo avvio in cui gli unici rimpianti risiedono senza dubbio nella trasferta di ieri in terra friulana. Sia chiaro: visto l’andamento della partita, il pari è anche un buon risultato.


Impossibile, però, mandar via dalla mente l’idea che ieri la Reggina potesse fare qualcosina di più contro un avversario, con tutto il rispetto, non proprio irresistibile e peraltro in piena crisi (zero punti e zero gol nelle prime quattro). Una consapevolezza che nasce dalla stima per un organico e per uno staff tecnico a nostro modo di vedere di assoluto livello. In poche parole, la squadra che ha dominato la SPAL in Friuli avrebbe potuto assolutamente fare bottino pieno. Chiaro, è impossibile richiedere prestazioni fotocopia ad un collettivo che gioca a calcio, ma resta l’idea che, al Teghil, il bicchiere sia mezzo vuoto per ciò che poteva essere e non è stato. 

Bellissimo, infine, rivedere una trasferta così vissuta dai tifosi amaranto, incandescenti nella serata di Lignano Sabbiadoro. 

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