La stagione appena conclusa in Serie C ha registrato la vittoria del Praia e qualche rimpianto per le inseguitrici. Meritata la promozione dei tirrenici, mentre la squadra rendese ha accarezzato l’idea di un salto di categoria per lungo tempo. Qualche sconfitta di troppo ha penalizzato il cammino, in una stagione senza playoff e con un stravolgimento ottenuto dal ritiro di una squadra dalla C, con conseguente re-iscrizione della classifica.

Campionato terminato per il Rende ma non gli impegni con la squadra e lo staff tecnico che domenica si trasferirà a Lamezia Terme per il “Manolo day”, dedicato a Gaetano: sarà omaggiato con una partita tra la Volo Virtus e una selezione di all star legate all’ormai ex pallavolista, ma non mancheranno tanti volti noti della pallavolo calabrese e non solo.

Il “Pala Gatti” dalle 18 sarà in festa e all’evento ci sarà anche Luigi Aloe, ultimo suo allenatore qui a Rende, che ha tracciato intanto un bilancio sulla stagione conclusa: «La classifica rispecchia i valori, è giusta così. Non sarebbe cambiato granché con i playoff, non potevamo comunque fare come Vibo lo scorso anno in termini di prestazioni».

La sincerità di Aloe emerge per quanto fatto, il tecnico non ha nascosto come, per potenziale e tipo di campionato, qualche punto in più e qualche prestazione migliore poteva esserci lungo il cammino: «Io non sono soddisfatto della stagione, la società magari lo è del mio operato e mi fa piacere. In Coppa potevamo fare molto di più e giocare almeno le final four. Ho fatto qualche errore di valutazione, la squadra ha un’età media di 22 anni e di conseguenza aveva poca esperienza nel vincere un campionato globalmente. I giocatori che dovevano farci compiere il salto di qualità non hanno reso al massimo, la coperta è risultata poi corta. Metto le mani avanti, sono giocatori di indubbio valore e se non hanno reso me ne prendo le responsabilità, non li ho stimolati evidentemente oppure ho chiesto loro cose che non potevano fare. Ci tengo a precisare: la società ha sempre supportato tutti nel corso della stagione».

Rapporto tra dirigenza e tecnico non in discussione, sul futuro lo stesso coach è pronto a garantire il massimo impegno: «Dopo l’esperienza con Bisignano, il progetto con Rende era impostato sul triennio e non lascio le cose a metà».