Dichiarazioni scottanti quelle del collaboratore di giustizia Giuseppe Giampà che riferisce dei rapporti tra le cosche di Lamezia e l’ex parlamentare che chiese e ottenne dai clan appoggio elettorale alle Regionali
NOMI-INTERCETTAZIONI| Le ditte Putrino e Rocca con i “buoni uffici” dell'ex parlamentare e dell'ex consigliere comunale di Lamezia Terme e con la complicità dei dirigenti dell’azienda sanitaria avrebbero ottenuto l'affidamento del servizio di fornitura delle autoambulanze destinate agli operatori del 118
Legati alla cosca Iannazzo-Cannizzaro-Da Ponte di Lamezia Terme le due ditte Putrino e Rocca che avrebbero esercitato un controllo pervasivo sull’ospedale cittadino
NOMI| Coinvolte persone appartenenti ad una cosca e pubblici amministratori. Eseguito anche un sequestro di beni per un valore di 10 milioni di euro. L'operazione, denominata Quinta bolgia condotta dalla Guardia di finanza e coordinata dalla Procura
VIDEO| Legato per vincoli di parentela alla cosca dei Nirta, era ricercato da oltre un anno per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e altri reati dopo l'operazione Ignoto 23
La deposizione di Pasquale Di Filippo sui rapporti con la politica: «In Sicilia un partito non sale se non votato dalla mafia». Giallo sul collaboratore Pulito: è irreperibile
NOMI-FOTO-VIDEO | Il sodalizio criminale era in grado di condizionare l’intera comunità e anche attività produttive in Lombardia. Sono ritenuti responsabili di associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni
L’uomo, ormai 91enne, è morto a Parma. Era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio del brigadiere Antonio Marino avvenuto a Bovalino nel settembre del 1990
NOMI-VIDEO | Sigilli ad imprese commerciali, beni mobili e immobili riconducibili ai due professionisti operanti nel settore della fabbricazione e distribuzione di conglomerati bituminosi e del calcestruzzo. A condurre l'operazione la Guardia di finanza di Reggio Calabria
'NDRANGHETA STRAGISTA| Malvagna narra l'avvento di Forza Italia secondo Cosa nostra. Le riunioni ad Enna per programmare le stragi: «Si fa la guerra per fare la pace». E il fallito aggiustamento del maxi processo che cambiò tutto
Francesco Amato, il rosarnese condannato a 19 anni di carcere nel processo Aemilia, era asserragliato da questa mattina in un ufficio postale dove teneva in ostaggio quattro persone
Si è spento nel carcere di Parma, dove era rinchiuso per scontare la pena dell'ergastolo. Ritenuto a capo dell'omonima cosca di 'ndrangheta, è considerato l'esecutore materiale dell'omicidio del brigadiere Antonino Marino, avvenuto mel 1990
Pietro Raso è accusato di associazione mafiosa, droga e armi nell’ambito dell’operazione coordinata dalla Dda di Reggio contro i clan Cacciola e Grasso
Si tratta del maxi processo dalla Dda Reggio Calabria contro la cosca Gallico di Palmi e Bruzzise di Seminara. La Cassazione aveva già confermato cinque ergastoli e inflitto oltre 300 di carcere
Si tratta di un’ordinanza di ripristino della custodia cautelare in carcere nei confronti degli imputati appartenenti alla locale Seregno-Giussano ai quali è stato confermato l’ergastolo
Il procuratore di Catanzaro ospite di Lilli Gruber su La7 ha spiegato che nella Ue manca la consapevolezza del vero potere della mafia calabrese: «Vendono cocaina anche ai sudamericani e poi comprano tutto quello che c'è a disposizione». Il giudice ha spiegato perché il regime carcerario del 41 bis è necessario e ha parlato anche del nuovo governo gialloverde: «Salvini si impegna più contro l’immigrazione che contro la criminalità organizzata».
Lo rivela il collaboratore Emanuele Di Filippo al processo 'Ndrangheta stragista: «Bagarella aveva le informazioni». Ed ancora: «Mi occupai dell'acquisto dell'acido per sciogliere i cadaveri». E sui rapporti con i calabresi: «Regalarono una volpe imbalsamata a mia sorella»
Il provvedimento ha riguardato immobili e disponibilità finanziarie riconducibili a Domenico Chilà, al defunto Giovanni Alampi e familiari, condannati con sentenza definitiva