VIDEO | La Corte d'Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado che lo vedeva condannato a 6 anni di reclusione. «Ho subito l'onta di un giudizio che non sarebbe dovuto nemmeno cominciare»
Era accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione in atti giudiziari per aver favorito la scarcerazione di tre esponenti di spicco della cosca Bellocco. I legali: «Ripristinata la verità dei fatti»
Secondo l’accusa i due imputati avrebbero dovuto pretendere che il loro dipendente stesse ad una distanza di sicurezza pari al doppio dell’altezza del fusto
Il gup di Salerno ha emesso sentenza di assoluzione. L'ex magistrato era accusato di controllare i procedimenti a suo carico. Il 21 si torna in aula per il procedimento principale
Il Tribunale collegiale ha accolto solo in parte le richieste della pubblica accusa infliggendo una pena ridotta a carico di Antonio Galati e di Emanuele Rodonò. Assolto l'ex capo della mobile Maurizio Lento
La procura aveva promosso il giudizio di responsabilità nei confronti di consiglieri ed ex consiglieri regionali per le irregolarità di parte delle spese sostenute dai gruppi nel triennio 2010/2012
I fatti risalgono al 2008 quando gli imprenditori vennero coinvolti nell'inchiesta della Dda “Puma”. Il gup del Tribunale di Catanzaro li ha assolti perché il fatto non sussiste
L’ex sindaco era imputato di omissione di atti d’ufficio aggravato dall’art. 7, ovvero il favoreggiamento di natura mafiosa all’impresa appaltatrice dell’opera in questione. Il giudice ha ritenuto l’inesistenza dell’aggravante. Prescritta, invece, l’omissione
Il giornalista è stato totalmente scagionato dalle accuse piovutegli addosso in seguito alla pubblicazione della relazione sullo scioglimento del Comune di Taurianova
'Voglio la verità. Ci sono stati pezzi grossi che hanno scritto a tavolino usando una povera donna'. Sono le parole di Padre Fedele, assolto definitivamente dall'accusa di violenza sessuale, nel corso dell'intervista andata in onda nella puntata odierna de 'I fatti in diretta'
Equivoche le conversazioni captate, insufficienti le prove raccolte: sono queste in estrema sintesi le motivazioni della sentenza che ha portato il 22 settembre scorso all'assoluzione di Carolina Girasole e del marito Franco Pugliese, ora rese pubbliche.