Ieri l’arresto di mandante ed esecutori materiali dell’omicidio. Un’indagine che ha consentito alla Dda di Reggio Calabria di ricostruire pezzo per pezzo la faida
Argomento: BAGALA - Pagina 2
In attesa dell'esito degli interrogatori di garanzati dei tre arrestati per il delitto, emergono i dettagli che hanno portato le due famiglie 'satelliti', della cosche della Piana, a ingaggiare una sanguinaria guerra - VIDEO
di A. P.
Il delitto risale al 26 dicembre del 2012 e secondo gli inquirenti è da inquadrare in una faida scoppiata tra le cosche di 'ndrangheta dei Priolo-Piromalli da una parte e dei Brandimarte dall'altra
di Redazione
Sono stati condannati al termine dell’operazione “Ultima spiaggia”, condotta dai carabinieri e coordinata dalla Dda di Reggio. La cosca controllava il traffico di stupefacenti e condizionava il regolare svolgimento delle gare d’appalto nei comuni di San Lorenzo e Bagaladi
di Redazione
I pubblici ministeri notificano l'avviso di conclusione indagini per il gruppo che controllava gli appalti in Calabria e risultava vicino alla cosca Piromalli. Spiccano le figure dei Bagalà, di Giorgio Barbieri e Giorgio Morabito
di Consolato Minniti
Sono le parole di Marcello Fondacaro a dare un quadro lineare dell’evoluzione imprenditoriale di Pino Bagalà: «Era muratore. Sono andato via e quando sono tornato era una grande appaltatore». Emergono i condizionamenti per i lavori sull’A3 e le relazioni con le ‘ndrine
Dalle indagini emersa una fitta rete di rapporti, che legava importanti gruppi imprenditoriali con gli esponenti di spicco di alcuni clan, quello dei “Muto”, quello bruzio “Lanzino – Ruà - Patitucci” e quello reggino dei “Piromalli”. Le principali gare d’appalto turbate
Le indagini hanno accertato il diretto coinvolgimento del gruppo imprenditoriale, che ha costituito e consolidato nel settore degli appalti pubblici in Calabria una posizione di assoluto predominio riuscendo a turbare almeno 27 gare per un valore complessivo superiore a 90milioni di euro
di Manuela Serra
Da tempo l'uomo viveva in totale solitudine e in una condizione di totale disagio e abbandono. Ieri la tragedia, con l'incendio della sua bottega, che ne ha provocato la morte.
Il Tar del Lazio ha annullato lo scioglimento del comune in provincia di Reggio, sciolto per mafia nel 2012
di redazione