L’omicidio dell’attivista dell’ultradestra americana è diventato il simbolo di una battaglia ideologica che nasconde però un contrasto solo di superficie e sancisce la vittoria del capitalismo sull’essere umano
Crimini d’odio ai massimi storici, guerre senza fine da Gaza all’Ucraina, spese militari record: mentre la democrazia perde consensi, il mondo rischia una spirale di disintegrazione
Il ventiduenne Tyler Robinson, accusato di aver ucciso l’attivista di destra, divide l’America. I media trumpiani lo volevano “antifa”, la nonna lo descrive come cresciuto in ambiente repubblicano
Il presidente annuncia l’arresto del presunto assassino. Si chiama Tyler Robinson, 22 anni, dello Utah. A convincerlo a costituirsi è stato il padre. Ma la ricostruzione lascia spazi a più di un interrogativo: dalle incisioni trovate sui proiettili alle tracce online su Discord, fino a una dinamica dell’agguato che sembra avere tante zone d’ombra.
Il 31enne alleato di Donald Trump è stato colpito al collo durante un evento alla Utah Valley University. Il tycoon lo definisce «martire della verità e della libertà» e accusa la sinistra radicale di fomentare odio