Deejay time, i fantastici quattro della dance italiana
Per alcuni era un appuntamento fisso, per altri un sogno da raggiungere, per altri ancora semplicemente un momento di svago nella monotonia di una giornata. Per intere generazioni, in ogni caso, il Deejay Time è stato un punto di riferimento imprescindibile che a cavallo tra gli anni '90 e i primi anni 2000 ha caratterizzato un modo di intendere la musica e la dance.
Erano gli anni di Hit Mania Dance, delle grandi discoteche e delle hit cantate a squarciagola con le mani alzate: ogni giorno, alle 14, ci si spostava su Radio Deejay e le grandi hit venivano sparate in compilation mixata. Quelle stesse canzoni finivano su cassette registrate alla bell'e meglio, passavano dai dischi degli amici deejay e più avanti finivano nei primi compact disc masterizzati pieni di tracce mp3 scaricate da Napster, sperando che il telefono non suonasse e la connessione si interrompesse.
Tutto qeusto mondo si è riversato in piazza, a Corigliano Rossano, per assistere all'evento laico della dance italiana più importante di tutti: il Deejay Time arriva nelle città italiane e i suoi quattro sacerdoti laici celebrano il più antico dei riti, quello del divertimento.
Ad aprire il dj set il gran maestro, Albertino, deus ex machina e leader incontrastato: improvvisamente 15 mila cuori iniziano a battere agli stessi BPM, all'unisono, sulle note dei grandi successi