Terra che muta

Cambiamento climatico in Calabria, i dati Arpacal: nel 2023 mai così poca pioggia rispetto agli ultimi 10 anni

Pubblicato il Rapporto sull'andamento meteoclimatico degli ultimi dodici mesi, che fa rilevare anche un innalzamento delle temperature di +2°C sulla media del trentennio 1991-2020. Lanciata la piattaforma AllertaCal per rimanere aggiornati su meteo ed eventuali criticità

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di Redazione
10 febbraio 2024
16:43

È da oggi disponibile anche sui canali social la piattaforma #AllertaCAL dell'Arpacal. Grazie a questa piattaforma - è spiegato in una nota - vengono rese disponibili agli utenti, attraverso mappe interattive cui si accede senza che sia necessaria alcuna registrazione, informazioni puntuali ed aggiornate sulle eventuali criticità idrogeologiche ed idrauliche su tutto il territorio regionale e le previsioni meteo del breve periodo che vengono costantemente aggiornate (24 ore su 24) dai tecnici del Centro Funzionale Multirischi di Arpacal. «Grazie a questo gruppo di tecnici esperti, che operano sotto la guida del direttore del Centro, l’ing. Eugenio Filice, Arpacal raggiunge l'obiettivo di implementare le sue attività e rendere disponibili conoscenze e strumenti che consentono sia ai singoli cittadini che agli enti pubblici ed alle aziende private, di affrontare le questioni ambientali sulla base di dati e informazioni scientificamente solide».

In occasione del lancio della nuova piattaforma, Arpacal ha inoltre pubblicato il Rapporto sull'andamento meteoclimatico nell'anno 2023. Elaborato dagli ingegneri Loredana Marsico e Roberta Rotundo del Centro Funzionale, il Rapporto affronta il tema dei cambiamenti climatici mettendo in evidenza come anche in Calabria gli effetti sono particolarmente evidenti sulle temperature e le precipitazioni.


Secondo i dati Arpacal, la temperatura media annuale registrata in Calabria nell’ultimo anno 2023 è infatti ben più elevata rispetto alle medie del trentennio di riferimento (1991-2020). Un aumento delle temperature che risulta ancora più evidente se si considera la media stagionale registrata nella stagione estiva ed in quella autunnale: il riscaldamento di questo ultimo anno, rispetto alla media di riferimento, risulta infatti essere stato di ben 2 gradi Centigradi.

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Per quanto riguarda le piogge, il cambiamento più evidente, secondo i tecnici dell’Arpacal, si rileva, oltre che nella diminuzione delle piogge estive, anche nella frequenza con cui le precipitazioni si sono presentate su base mensile durante tutto l’anno. In particolare, nel 2023 il valore medio della precipitazione regionale è stato il più basso degli ultimi 10 anni.

«Le condizioni climatiche locali, come quelle globali, saranno la conseguenza delle scelte che facciamo oggi - spiega Arpacal -: ridurre rapidamente e drasticamente le emissioni climalteranti. Se le emissioni continueranno ad aumentare, ci aspetta un futuro climatico difficilmente sostenibile, con effetti negativi sia sul piano ambientale che su quello economico».

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