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martedì 28 aprile 2020 | 08:00
Cultura

La musica di una calabrese in Inghilterra contro il Covid, avviata una raccolta fondi - Notizie

VIDEO | Il brano realizzato dalla band La Syndrome, nasce per supportare le zone più colpite dalla pandemia e le persone fragili. Testo e interpretazione sono stati curati da Marianna Bottiglieri, giovane originaria di Vibo Marina, mentre la musica dal sodalizio artistico

di Giusy D'Angelo

Un frame del video musicale Come prima

Una canzone per dare il proprio contributo alla lotta al coronavirus. Con questo intento è nato “Come prima”, brano  “a distanza” del gruppo La Syndrome, registrato durante il lockdown con i pochi mezzi a disposizione e grazie alla partecipazione di tantissime persone. E in questo progetto a sfondo sociale – che supporta una raccolta fondi a favore dell’associazione non-profit Cesvi Onlus, attiva sul territorio nazionale per sostenere l’Ospedale di Bergamo e gli anziani più vulnerabili – batte anche il cuore generoso della Calabria.

La voce calabrese che anima la canzone 

La voce, infatti, è quella di Marianna Bottiglieri, originaria di Vibo Marina. La giovane, lavora a Durham, vicino Newcastle, cittadina sita nel Nord-Est dell’Inghilterra. Qui è impegnata in un dottorato di ricerca in Psicologia dello sport. Nonostante l’emergenza sanitaria incombente, non è rientrare dalla sua famiglia. Ma, con profondo senso di responsabilità, ha scelto di rimanere nella terra che la ospita contribuendo alla nascita dell’iniziativa benefica con il proprio talento vocale e musicale: «Il progetto – spiega Marianna- è nato dalla band che avevo durante la mia permanenza a Milano. I ragazzi provengono da Milano e da Cologno ma al video hanno partecipato una marea di amici e parenti provenienti da tutta Italia: Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Calabria».

La canzone e la raccolta fondi

Dalla quarantena, nuove possibilità di rinascita: «Con la band ci eravamo sciolti prima della mia partenza verso l’Inghilterra. Durante il lockdown ci siamo sentiti e ci siamo detti “Ma perché non pubblichiamo le demo che avevamo prima?”. Da lì è diventato: “Ma perché non lavoriamo a distanza in questo periodo?”».

Quindi il testo, la musica e la volontà di raccogliere fondi per una delle zone più colpite dal Covid-19.

Per la band La Syndrome – composta da: Matteo Sagramati (chitarra), Stefano Econdi (chitarra), Edoardo Ragozzino (basso), Federico Villa (batteria) e Marianna Bottiglieri (voce, synth e testi) – è stata una sfida vinta con successo. Prezioso, l’aiuto da parte del precedente produttore, Lorenzo Casati.

Il video 

Così il brano, coinvolgente e orecchiabile, sta iniziando a macinare centinaia di visualizzazioni su Youtube. Apprezzatissimo ed esilarante il video che vede protagoniste tante persone di diverse fasce d’età, colte nei loro momenti di quotidiana follia. Tra desideri e voglia di ricominciare nella consapevolezza che, quando l’emergenza sarà cessata, il concetto di "normalità" avrà un altro sapore: «Il lockdown, per assurdo, ci ha avvicinati. Per la band, questa fase ci ha permesso di capire l’importanza dello stare insieme, di non perdersi più per questioni di poco conto». I riscontri, non tardano ad arrivare: «Anche se avevamo solo demo, Matteo (uno dei membri) ci ha iscritti a Sanremo Rock. È stato perlopiù un gioco, ma hanno accettato veramente la nostra candidatura», racconta Marianna. Insomma, il futuro, è davvero una pagina bianca tutta da scrivere. Eppure emerge la necessità di cambiare rotta rispetto al passato. Citando il testo della canzone, conclude: «Io non mi sento per niente cattiva se spero che il mondo non sia come prima».