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sabato 23 aprile 2022 | 18:00
Cronaca

Il segno di vicinanza - Incendiata auto della municipale a San Giorgio Morgeto, dalla Regione un mezzo sostitutivo - Notizie

La decisione del presidente Occhiuto e della Giunta, dopo che nella notta tra giovedì e venerdì, l'unico veicolo in dotazione ai vigili della città nel Reggino è stato dato alle fiamme

di Redazione

La Regione Calabria, per tramite della Protezione civile regionale, darà in dotazione al Comune di San Giorgio Morgeto un'auto in sostituzione di quella di servizio della Polizia municipale del comune del Reggino, incendiata nella notte tra giovedì e venerdì. Lo ha annunciato la vicepresidente della giunta Giusi Princi a margine della cerimonia di apertura del festival culturale "Castello: magia di suoni e leggende in Aspromonte" che si tiene dell'antico borgo della provincia di Reggio Calabria.

«Stigmatizziamo quanto accaduto ad opera di qualche balordo - ha detto Princi - che ha inteso colpire la pubblica amministrazione con un gesto intimidatorio tanto grave quanto vile. A nome della Giunta Occhiuto esprimo vicinanza e sostegno all'Amministrazione comunale, al Corpo dei Vigili urbani ed alla Comunità tutta. Solidarietà concreta. Infatti, per volere del presidente Roberto Occhiuto la Regione darà in dotazione al Comune colpito una vettura fintanto che l'ente non sarà in grado di acquistarne una nuova. Il presidente e la giunta regionale tutta hanno già deciso di dare un segno tangibile della loro vicinanza a San Giorgio Morgeto, colpita da un grave gesto intimidatorio».

Il mezzo, l'unico in dotazione ai vigili urbani di San Giorgio Morgeto, è stato dato alle fiamme nel cortile antistante gli uffici comunali. «Così come accaduto per il Comune di Siderno nei mesi scorsi per un fatto analogo - ha sostenuto ancora la vicepresidente della Regione Calabria - abbiamo voluto dimostrare ancora una volta che la Regione c'è, è attenta e vicina a tutti quei sindaci che quotidianamente si battono e prodigano per promuovere il bene comune. Siamo convinti che soltanto assumendo la legalità a baluardo del vivere civile si possano veicolare valori edificanti, per tirare fuori la Calabria dalle sabbie mobili dei luoghi comuni».