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sabato 7 maggio 2022 | 11:16
Cronaca

L’intervento - Gratteri nel mirino della ’ndrangheta, i sindacati calabresi: «Far fronte comune per liberarci dalla criminalità» - Notizie

I segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil esprimono solidarietà e vicinanza al procuratore di Catanzaro dopo le notizie trapelate su un nuovo progetto della 'ndrangheta volto ad ucciderlo

di Redazione

Nicola Gratteri

«La notizia secondo la quale la ’ndrangheta ha in preparazione un attentato contro il procuratore Nicola Gratteri non può che preoccupare molto seriamente chiunque abbia a cuore la crescita della nostra regione, una crescita che non può che passare attraverso una lotta senza quartiere alla criminalità organizzata». È quando dichiarano in una nota unitaria i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo, all'indomani della notizia su un nuovo progetto di attentato nei confronti del procuratore di Catanzaro. 

«Ancora una volta - aggiungono i sindacati - vediamo messa a rischio nel nostro Paese, nel nostro Sud, nella nostra terra, la vita di chi è in prima linea in questa battaglia. Mentre esprimiamo, di fronte alla sfrontatezza, al cinismo, alla violenza delle organizzazioni criminali, vicinanza e solidarietà al dottor Gratteri e ai suoi familiari, apprezziamo l’impegno di chi ha scoperto il gravissimo rischio cui il magistrato è esposto e ha rafforzato, come si apprende, la vigilanza intorno a lui e ai suoi cari. Tutte le forze sane della società devono fare fronte comune perché la Calabria sia liberata dalla cappa oppressiva delle associazioni criminali che impediscono lo sviluppo di un territorio che chiede lavoro dignitoso e motivi di speranza».

«In questa direzione bisogna camminare con decisione e l’impegno dei sindacati confederali sarà sempre al fianco di chi difende le ragioni della legalità, della giustizia sociale, della democrazia. Nei prossimi giorni – concludono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria – faremo visita al procuratore Gratteri per testimoniargli di persona la nostra vicinanza».