Alta velocità, a rischio il tracciato Praia-Tarsia. Magarò: «Infrastruttura inutile con un altro percorso»
L'ex consigliere regionale e primo cittadino di Castiglione Cosentino chiama i sindaci del territorio alla mobilitazione. E rilancia: «In quell'area bisogna pensare anche a realizzare l'aeroporto»
«Lo snodo di Tarsia, baricentrico per la provincia di Cosenza, dove in appena 15 minuti può affluire la popolazione della Sibaritide, di Castrovillari e dell'area urbana cosentina, è il punto geografico essenziale ed imprescindibile del sistema ferroviario di alta velocità da realizzare in Calabria. Se il Governo dovesse cancellare la tratta Praja-Tarsia dal tracciato preferendo un percorso forse più agevole ma sovrapposto a quello tirrenico già operante, finirebbe con l'escludere dall'infrastruttura una vasta e popolosa area geografica, compreso il capoluogo con Rende e la sua Università, rendendone di fatto inutile la realizzazione». Così Salvatore Magarò, sindaco di Castiglione Cosentino, già consigliere regionale della Calabria per due legislature dal 2005 al 2014.
Problematiche già affrontate per il Santomarco
«Lo studio di fattibilità tecnico-economico condotto dal Ministero e da Rfi, relativo alla tratta Praja-Tarsia lascia alquanto perplessi – sostiene Magarò - Si realizzerà il raddoppio della galleria del Santomarco che attraversa lo stesso massiccio carbonatico, geologicamente uniforme, la catena costiera, presumibilmente con la stessa problematica di falde acquifere riscontrata e non si potrà portare a termine la stessa opera ad una distanza di soli 30 Km più a Nord? Già nel tunnel di collegamento tra Paola e Cosenza – spiega Magarò - la problematica della presenza di acqua viene affrontata e risolta con interventi periodici di drenaggio che assicurano la percorribilità dei convogli. Inoltre – ricorda il sindaco - tutte le linee della metropolitana di Milano sono dotate di ingenti ed importanti sistemi di drenaggio attivati in modo preventivo e permanente, per contenere l'innalzamento della falda acquifera nell'area urbana milanese dopo le dismissioni delle industrie che pompavano acqua dal sottosuolo».
Ferrovia e aeroporto
Il sindaco poi rilancia, rispolverando l'ambiziosa e futuristica visione di un più ampio sistema di collegamenti «integrato da un aeroporto di cui la politica già discuteva negli anni sessanta del secolo scorso, da realizzare tra Tarsia e Mongrassano. Auspico quindi – incalza, lanciando un appello agli altri amministratori locali - che le autorità competenti procedano ad un approfondimento progettuale per superare ogni eventuale ostacolo alla realizzazione del tratto ferroviario Praja-Tarsia, chiamando contestualmente alla mobilitazione tutti i sindaci del cosentino affinché insistano per la costruzione dell'opera secondo il tracciato già programmato».