ENNESIMA MOBILITAZIONE DEGLI OPERATORI INFOCONTACT: NESSUNA CERTEZZA SUL FUTURO

Slc, Uilcom e Ugl Tlc lanciano un appello alle segreterie regionali nazionali per il subentro societario di nuovi investitori all'interno dell'azienda in stato di insolvenza
4 agosto 2014
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CATANZARO - 1.600. Tanti sono i posti di lavoro a rischio in una delle tante vertenze aperte su scala regionale. Si tratta di quella relativa alla Infocontact, società che opera nel settore dei servizi per le compagnie telefoniche. Il 30 luglio scorso, una delegazione di lavoratori ha attuato un presidio all'altezza dello svincolo autostradale di Rende. La società, che nelle scorse settimane ha dichiarato lo stato di insolvenza, è attualmente amministrata da un commissario. Duro il giudizio delle organizzazioni di categoria, secondo le quali, la crisi della Infocontact non sarebbe legata semplicemente alla pessima congiuntura economica, ma ad un buco di bilancio causato da imposte non pagate. Lo stato di agitazione riprende ufficialmente oggi. Ad annunciarlo Slc, Uilcom e Ugl Tlc, che hanno promosso l'ennesima mobilitazione "per chiedere con forza – si legge in una nota- che venga rapidamente dato seguito alla valutazione del subentro societario a seguito della dichiarazione di stato di insolvenza". “Riteniamo – proseguono i sindacati - che il disagio dei tanti lavoratori di Infocontact debba essere affrontato con maggiore determinazione sia in termini di risoluzione complessiva della vicenda che in termini di certezza dei pagamenti spettanti e futuri". (lc)

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