Rischio esondazioni

A Gioia Tauro il fiume Budello torna a far paura, l’appello dei cittadini: «S’intervenga in tempo»

Preoccupati i residenti tra i quali è ancora vivo il ricordo dell'esondazione del novembre 2010. Il comitato civico "In Movimento" da tempo chiede che sia pulito l'alveo, il Comune si muove ma bisogna attendere i tempi della burocrazia

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di Giuseppe Mancini
4 novembre 2023
10:40
Il fiume Budello a Gioia Tauro
Il fiume Budello a Gioia Tauro

Con le piogge abbondanti previste in queste ore in Calabria - che sarà colpita dalla coda della tempesta Ciaran (tant’è che la Protezione civile ha emesso un’allerta gialla su tutta la regione) - il fiume Budello torna a preoccupare i residenti di Gioia Tauro. I cittadini hanno ancora ben impresso nei ricordi il 2 novembre 2010, quando, proprio in questo periodo dell’anno, una tremenda alluvione colpì duramente la città del Porto, causando l’esondazione del fiume.

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Una furia d’acqua e fango devastò i quartieri di Valleamena, Fiume e Tre Palmenti. Vi furono milioni di euro di danni e svariate famiglie persero le case. Il Budello, quindi, rappresenta una minaccia viva per i residenti della comunità pianigiana. Un comitato civico gioiese, "In Movimento", attraverso il suo portavoce, l’ex sindaco di Gioia Tauro, Renato Bellofiore, ha evidenziato le preoccupazioni della collettività, segnalando che «l'ambiente circostante il torrente ha assoluto bisogno di manutenzione perché la crescita della vegetazione e l'accumulo di detriti esistenti potrebbero influenzare il corretto flusso dell'acqua. Sarebbe opportuno che le autorità istituzionali competenti, a cominciare dalla Città Metropolitana, prestassero maggiore attenzione alla questione perché i cittadini residenti di Gioia Tauro meritano di vivere in un ambiente sicuro e ben curato. È nel miglior interesse di tutti assicurarsi che le giuste precauzioni vengano prese in tempo e la prevenzione diventi un faro fondamentale da seguire per il benessere della comunità».


L’avvocato Renato Bellofiore era a guida della città in quel funesto 2 novembre 2010, quindi sa bene quanto possa essere pericoloso lo stato attuale delle cose. Drammatica condizione che riguarda anche tantissimi altri canali, torrenti e fiumare della Calabria.

«I canneti, le erbacce, e la sporcizia che insistono sul corso d’acqua, rappresentano una minaccia tangibile per la sicurezza dei cittadini. È urgente una pulizia dell’alveo del fiume - rimarca Bellofiore -. Lo segnaliamo da un mese, ma ad oggi non è avvenuto nessun intervento. Il canale è ostruito dalla vegetazione, il che potrebbe ridurre la sua capacità di drenaggio e aumentare il rischio di esondazioni durante le piogge intense. La prevenzione contro gli eventi alluvionali non è un compito opzionale, ma un imperativo che non può essere ignorato».

Per mitigare il rischio comportato dalla situazione, il Comune di Gioia Tauro, con la delibera di Giunta n.137 del 17.10.2023, si è impegnato in sinergia con l’Azienda Calabria Verde per eseguire interventi in alveo ed in prossimità delle sponde, finalizzati al miglioramento del deflusso idrico consistenti nella pulizia della vegetazione erbacea e arbustiva infestante e, qualora necessario, lieve risagomatura delle sezioni idrauliche senza asportazione dall’alveo di materiale sedimentario.

Gli interventi suddetti verranno eseguiti compatibilmente con le esigenze organizzative e produttive dell’Azienda in ossequio a quanto previsto nei Piani aziendali di riferimento.

Tra richieste, documentazioni e più enti da coinvolgere, la burocrazia ha i suoi tempi. Dal Comune gioiese, difatti, fanno sapere che si è in attesa dell'autorizzazione che deve rilasciare la Città Metropolitana. In questi giorni si inoltrerà un sollecito.

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