Il Ponte sullo Stretto non sarà inserito tra le opere a procedura semplificata del Recovery

La proposta era stata presentata dalla parlamentare di Forza Italia Stefania Prestigiacomo, ma non ha superato l'esame notturno delle commissioni Affari costituzionali e Ambiente

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di Redazione
20 luglio 2021
13:00

Non passa la proposta di inserire il ponte sullo Stretto tra le opere con procedura semplificata e accelerata previste nella lista del dl Recovery. L'emendamento a prima firma Stefania Prestigiacomo, in un primo momento accantonato, non ha superato l'esame notturno delle commissioni Affari costituzionali e Ambiente della Camera.

Il dibattito sull'infrastruttura di collegamento stabile tra Calabria e Sicilia si è riaperto già con l'ex ministro ai Trasporti Paola De Micheli e con la commissione ministeriale che ha dichiarato l'opera necessaria allo sviluppo del Paese, ma che ha anche rimesso in discussione il progetto già approvato nel 2011. Un sì al ponte che è stato ribadito anche dal nuovo governo e dall'attuale ministro Giovannini senza che però, al momento, si siano registrati decisivi passi avanti. 


«Il ponte sullo stretto – aveva detto un mese fa la deputata di Forza Italia - è un’opera strategica, indispensabile non solo alla Sicilia ma a tutto il Mezzogiorno e all’intero Paese che trarrebbe benefici significativi dalla realizzazione di questa infrastruttura all’avanguardia. Forza Italia ha dunque presentato un emendamento, l’unica proposta di modifica avanzata dal nostro gruppo al decreto cd Fondone, per prevedere lo stanziamento delle risorse necessarie alla costruzione del Ponte sullo Stretto, così da garantire un collegamento stabile, sia viario che ferroviario, tra la Sicilia e il resto della Penisola. Ci aspettiamo che il governo sostenga questo emendamento e che, in tal modo, esca dall’ambiguità di questi mesi confermando la volontà di realizzare quest’opera».

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