Taurianova, il Comune acquisisce un immobile confiscato alla ‘ndrangheta
Verrà utilizzato per finalità sociali. Il sindaco Biasi: «Sapere che il Comune può contare su un appartamento in più significa ampliare la gamma degli aiuti»
![Comune di Taurianova](https://img.lacstatic.it/_pageimg/2024/05/14/2024_taurianova-ventidue.jpg)
Un nuovo bene confiscato alla 'ndrangheta si aggiungerà all’elenco comunale, grazie alla delibera con cui la Giunta manifesta l’interesse ad acquisire un appartamento nella zona di San Martino. L’esecutivo guidato dal sindaco Roy Biasi, - spiega una nota- vidimando la procedura con cui l’Area tecnica comunale ha segnalato la messa a disposizione dell’immobile da parte dell’Agenzia Nazionale, ha votato quindi per il pronto incameramento nel patrimonio comunale del locale che si trova al secondo piano di un edificio nella zona di via Provinciale.
Il bene, che si presenta in buono stato, verrà utilizzato per finalità sociali rimpolpando così il report tenuto dagli uffici che, disponibile anche sul sito istituzionale dell’Ente, ad oggi raccoglie l’indicazione di ben 23 immobili confiscati già presi in carico. La delibera approvata, nella riunione tenutasi sotto la supervisione del Segretario generale Francesco Minniti, chiarisce che risale al 2012 l’inizio del procedimento giudiziario confluito nella successiva confisca.
«Continuiamo la nostra collaborazione con l’Agenzia Nazionale dei beni confiscati – ha commentato il sindaco Biasi – intervenendo tempestivamente per accogliere nei tempi più celeri possibile le proposte che arrivano. Si tratta di una sinergia in cui crediamo molto, non solo per potenziare l’operato di questa importante articolazione del Governo, la cui sede il ministro Piantedosi giustamente ha di recente mantenuto a Reggio Calabria, ma anche per dare seguito a due indirizzi precisi della nostra Amministrazione, per la difesa della legalità e per la pronta risposta al disagio sociale. Sapere che il Comune può contare su un appartamento in più – ha concluso il sindaco Biasi – significa ampliare la gamma degli aiuti che, nella trasparenza e secondo le indicazioni di legge, possiamo offrire alle famiglie anche grazie all’utilizzo dei beni confiscati».
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