Un detenuto avrebbe devastato infermeria e medicheria costringendo gli operatori a barricarsi in una stanza. Il sindacato denuncia un «rischio costante» dovuto alle carenze di organico della Polizia penitenziaria
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Grave episodio nelle prime ore del mattino di ieri all’interno della casa circondariale di Rossano, dove un detenuto, in preda a un violento stato di agitazione, ha aggredito il personale sanitario in servizio. Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe devastato i locali dell’infermeria e della medicheria, si sarebbe impossessato autonomamente di farmaci e avrebbe costretto gli infermieri a barricarsi in una stanza per evitare l’aggressione, situazione che – secondo la ricostruzione – sarebbe proseguita anche nel primo pomeriggio.
Sull’episodio interviene con una nota ufficiale il sindacato Nursind di Cosenza, che esprime una ferma condanna e chiede misure immediate per la sicurezza degli operatori sanitari nelle strutture penitenziarie.
«La segreteria Nursind di Cosenza esprime ferma condanna per il gravissimo episodio di aggressione verificatosi alle prime ore di questa mattina presso la casa circondariale di Rossano, ai danni del personale sanitario in servizio», si legge nella comunicazione inviata alla Direzione generale, sanitaria, amministrativa, alle Risorse umane e al Risk management dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.
«Secondo quanto riportato, un detenuto, improvvisamente colto da un violento stato di agitazione, si è scagliato contro gli operatori, devastando i locali dell’infermeria e della medicheria, appropriandosi autonomamente di farmaci e costringendo i professionisti infermieri a barricarsi in una stanza per evitare l’aggressione diretta (condizione che è proseguita anche nel primo pomeriggio)».
Il sindacato sottolinea – in riferimento alle condizioni di lavoro – che «si tratta di episodi di estrema gravità, che evidenziano ancora una volta il clima di rischio costante nel quale il personale sanitario è costretto a operare nelle strutture penitenziarie» aggiungendo che «chi garantisce assistenza ai detenuti non può essere esposto a simili pericoli».
Da qui la richiesta, definita urgente dal Nursind, di interventi immediati: «Si richiede con urgenza l’adozione di misure immediate e concrete per la sicurezza degli operatori sanitari, in particolare un incremento del personale di Polizia penitenziaria dedicato all’area sanitaria e alla vigilanza dell’infermeria, così da assicurare un controllo costante e prevenire ulteriori situazioni di rischio».
Nella nota il sindacato insiste anche sul problema strutturale: «La carenza di organico della Polizia penitenziaria rende infatti impossibile garantire un presidio continuo, esponendo il personale sanitario a condizioni di lavoro inaccettabili».
Infine, l’appello finale: «Si sollecita pertanto un intervento tempestivo per garantire ambienti sicuri e adeguatamente vigilati, tutelando gli operatori che quotidianamente prestano assistenza in un contesto particolarmente complesso. La sicurezza degli operatori sanitari è un diritto e una priorità non negoziabile. Occorre agire subito».

