La replica della Fondazione: «Il progetto ha già sviluppato un moltiplicatore della spesa diretta: 3 milioni di euro su partite Iva calabresi e la scenografia aiuterà a sviluppare il cineturismo il regione»
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Pubblichiamo la replica della Fondazione Calabria Film Commission al nostro articolo che riprendeva i contenuti di un servizio di Striscia la Notizia.
Gentile Direttore,
per dovere di cronaca e di verità, ci corre l’obbligo precisare e smentire il contenuto dell’articolo pubblicato dal Suo giornale dal titolo, “Sandokan, quando la satira televisiva conferma le denunce e richiede risposte”, che riprende il sito di “Striscia la notizia”:
- il Backlot realizzato presso l’ex Sir di Lamezia Terme, dove è stata girata la serie Sandokan, (ricostruiti il Consolato di Labuan e il Rifugio di Singapore) non giace tra le erbacce, ma è in piena attività come documentate molto bene sulla vostra testata solo qualche giorno fa al link che alleghiamo.
Voi stessi, dunque, restituite la verità dei fatti, pur citando un reportage di mesi addietro realizzato in pieno agosto, quando il backlot era in fase di disallestimento di alcune scene e riallestimento dell’evento da voi puntualmente descritto, con tanto di foto. Evento, lo ricordiamo, gratuito e in programmazione fino al prossimo 27 gennaio 2026.
Riguardo all’investimento pubblico che, si ribadisce, è pari a 560 mila euro oltre iva per la costruzione e allestimento del backlot e di 1 milione e 300 mila euro quale contributo per la realizzazione della serie, è a valere sui fondi PAC 2014/2020 (non si tratta, quindi, di fondi del bilancio regionale e dei contribuenti calabresi, ma di risorse spendibili esclusivamente per queste azioni).
Si precisa, oltremodo, che lo stesso progetto “Sandokan” ha già sviluppato un moltiplicatore della spesa diretta che la società di produzione Lux Vide ha effettuato sul territorio su partite iva calabresi pari a 3 milioni di euro e che il backlot, che rimane di proprietà della Regione Calabria, oltre ad essere utilizzato in futuro per prossime lavorazioni (per la serie Sandokan e per altre produzioni), costituirà l’elemento attrattivo principale per lo sviluppo del cineturismo in regione.
È importante, poi, sottolineare come la produzione abbia coinvolto numerose maestranze locali, le competenze del territorio e creato un indotto significativo per l’economia regionale.
La collaborazione tra enti pubblici, privati e associazioni culturali ha permesso di garantire non solo la qualità delle riprese, ma anche la promozione delle bellezze paesaggistiche e storiche della Calabria.
Senza dimenticare il valore di promozione, essendo la serie già venduta in 32 paesi ed ha inoltre registrato più di 10 milioni di telespettatori nei primi due episodi trasmessi da Rai1.
Per ennesima prova di chiarezza e trasparenza segnaliamo il link sul nostro portale.
Infine viene citata una cifra monstre, in realtà i 25 milioni di euro sono la somma totale dei fondi destinati e non del tutto impiegati dall’ente dal 2021 al 2026, dunque cinque anni di attività che comprendono, oltre 100 tra film, documentari, cortometraggi, 3 anni di eventi (92 tra festival e rassegne), attività di promozione e progetti su Calabria Straordinaria, Rai, Mediaset, RCS.
L’impegno di spesa comprende anche la realizzazione degli Studios cinematografici.
Cordiali saluti
La Fondazione Calabria Film Commission

