È con una particolarissima escursione che si ripeterà durante l’estate, che sta proseguendo l’animazione e la comunicazione del progetto complesso Antica Kroton Futura attraverso cui la città pitagorica si appresta ad un processo di rigenerazione urbana che sfrutta l’indiscutibile ed incredibile patrimonio archeologico.

Contestualmente all’apertura dei cantieri del Castello Fortezza di Carlo V ed in pieno fermento delle idee e progetti scaturiti dal corso di Alta formazione della Fondazione Sos dell’architetto Mario Cucinella, in collaborazione con l’Unità operativa del Comune, la squadra dell’Urban Center ha portato i cittadini di Crotone sulla propria zona più alta a quasi 170 metri sul livello del mare.

La passeggiata sulle colline di Santa Lucia

Sono stati più di cinquanta i coraggiosi e volenterosi che hanno voluto aderire all’affascinante, quanto non semplice, passeggiata che si è svolta sulle colline argillose di Santa Lucia, uno dei luoghi “sacri” del progetto Antica Kroton Futura, in compagnia del geologo ed assistente al responsabile del progetto Antonio Giulio Cosentino e di Gianluca Facente, scrittore ed animatore culturale.

Alla luce del tramonto è stato così possibile ammirare splendidi paesaggi, ma soprattutto scoprire di più su questo sito naturalistico, peculiare del crotonese anche dal punto di vista archeologico e geologico. «Avventurarsi sulle Colline “della luce” è sempre una grande emozione – ha sottolineato tra le bocche aperte degli astanti Gianluca Facente - da quassù ci si sente tutti un po' più vicini». Come dargli torto, è stato il coro unanime di assenso.

«Questo è un luogo assolutamente unico perché accomuna una grande storia, a paesaggi di enorme interesse geologico ed archeologico - ha proseguito - e contribuire a restituire il godimento di certi posti, attraverso un progetto indirizzato alla fruibilità dei luoghi, è un dovere ed è un mezzo per la pacificazione fra comunità e territorio».

Grazie ad una escursione con un geologo ed uno scrittore, riscoperta dai crotonesi la cresta di argilla e calanchi da dove scorgere una delle parti più affascinanti del progetto Antica Kroton.

Un passo nella storia

Simbiosi assoluta con il geologo Cosentino che ha illustrato, anche attraverso la descrizione dei fossili e delle “ceneri di Pitagora” portate fin lassù, come la storia delle mura antiche presenti nel sito che sarà anche caratterizzato da uno degli interventi in carico al Ministero della Cultura incroci, su questa lunga cresta di argilla e calanchi che sovrasta Crotone, tutti i periodi della storia geologica della Terra, caratterizzato dalle modificazioni climatiche e dalle connesse e alterne fasi di espansione e ritiro delle acque.

Antica Kroton è proprio per queste ragioni che è diventato un processo di rigenerazione urbana attraverso opere e, soprattutto, percorsi ed azioni progettuali che, concretamente, possano essere destinate ad avere un impatto culturale, economico e sociale.

Dopo le fasi di progettazione partecipata, l’apertura di cantieri archeologici, come quelli di Gravina e Acquabona pienamente attivi, a breve, si stanno aggiungendo quelli a Capo Colonna, Parco Pignera e l’area di fronte allo stadio; così sarà possibile contare su una rete di interventi che non isoli i luoghi della memoria, ma li integri nel tessuto vivo della città.

Tanti ancora i progetti che compongono la trasformazione che mette a terra oltre sessanta milioni di euro con l’accordo di programma quadro gestito da Ministero della Cultura, Regione e Comune di Crotone; e questo camminamento sulle colline di Santa Lucia funge quasi da collante, come ha sottolineato il geologo e professore Antonio Giulio Cosentino: «Questo è indubbiamente un importante asse territoriale che ricongiunge a nord, anche otticamente, il Cimone Rapignese, il fiume Esaro ed il quartiere settentrionale dell’Antica Kroton. Un percorso geo-archeologico – ha aggiunto il presidente dell’associazione Le Pietre che narrano - che offre la possibilità di iniziare a riconnettere la città di Crotone al promontorio Lacinio tramite il piano della Vrica».

Concludendo nelle descrizioni geologiche, Cosentino ha anticipato come «il percorso Colline di Santa Lucia ha un ennesimo accesso da via Inghilterra (nella zona di Farina periferia sud della città, ndr) dove verrà realizzata una pista ciclo-pedonale che si spinge in quota fino alla ex strada del mare che si diparte da via Russia. Una finestra sul mare pleistocenico crotonese che consente una lettura scientifica degli ambienti geologici del passato (ultimi 2 milioni di anni) e dei cambiamenti climatici già intervenuti».

E con un sito e un progetto così particolari, che sono stati appena conosciuti meglio dai crotonesi, grazie ad uno dei momenti più partecipati del processo di animazione organizzato dall’Urban Center di Antica Kroton, i cittadini hanno potuto così “nutrirsi” di ulteriori attese rispetto all’azione di divulgazione ed approfondimenti che, dopo la prima fase di coinvolgimento programmatico, potranno sempre di più spostarsi verso i luoghi specifici del progetto.