Più che Antica Kroton, sembrerebbe che sia proprio tutta Crotone a poter prendere forma e cambiare volto, soprattutto grazie alla fase operativa del progetto Antica Kroton Futura, che è un articolato e complesso programma di attività pubbliche, cantieri aperti, laboratori e momenti di confronto.

Dopo un lungo percorso segnato anche da ritardi e burocrazie, la pianificazione urbana e la necessità di impiegare risorse entro tempi certi, il grande piano strategico da oltre 60 milioni di euro per riportare alla luce l'antica città di Crotone sembra finalmente aver trovato una direzione chiara.

Comune, Regione Calabria e ministero della Cultura stanno seguendo un progetto complesso che rilanci le ambizioni del territorio senza più esaltare solo le potenzialità innegabili. A discuterne, a Dentro la Notizia (qui per rivedere la puntata integrale), il format di LaC, condotto da Pier Paolo Cambareri, l'architetto di fama internazionale Mario Cucinella e il responsabile dell'Unità operativa del progetto, Antonio Senatore, in collegamento da Crotone ai microfoni del giornalista Procolo Guida.

«È dall’archeologia e dagli elementi che danno carattere alla città: i calanchi, la costa, il mare e le tracce identitarie, di cui l’epoca industriale ne riassume una parte importante e non trascurabile» è il primo punto su cui Cucinella fa leva nel collegamento dal Museo del Mare di Crotone dove il laboratorio è ancora al lavoro dopo l’anteprima di domani. Così come è importante iniziare, dare avvio ad un movimento. Come non essere d’accordo che le città cambiano equilibri anche, se non soprattutto, con piccole trasformazioni.


Il dirigente Antonio Senatore ha insistito, preannunciando altri incontri successivi per illustrare come si procederà, su tutta una serie di “economie” che rimettono a disposizione del progetto altri scavi archeologici convogliati sull’area Gravina Di Vittorio, dove gli scavi hanno riportato in luce la “casa greca” ed evidenze scientifiche rilevantissime, dopo quelli già aggiunti sul promontorio lacinio.

L’architetto Cucinella osserva che questo modello di laboratorio dovrebbe se non essere permanente nella forma attuale, permanere come struttura che aiuti a tenere insieme le spinte, i progetti, che sia di ausilio nella convergenza e nella collaborazione che è sempre stata nello spirito del progetto.