Il 9 e 10 luglio l'Assemblea generale Unimed con rettori e delegati da 20 nazioni. Tra i protagonisti Romano Prodi, Francesco Profumo, la commissaria europea Dubravka Šuica e Roberto Occhiuto
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
Coesione, innovazione e diplomazia accademica: su queste sfide si confronteranno il 9 e 10 luglio oltre 150 rappresentanti di università e istituzioni internazionali all’Università della Calabria, quest’anno scelta come sede dell’Assemblea generale 2025 di Unimed - l’Unione delle Università del Mediterraneo. In un contesto globale in trasformazione, di forti trasformazioni geopolitiche, crisi ambientali e sociali, ma anche nuove opportunità, l’istruzione superiore è chiamata a giocare un ruolo decisivo nella costruzione di un Mediterraneo più coeso e cooperante.
L’assemblea vedrà la partecipazione di oltre 150 rettori e rappresentanti di università, istituzioni e partner internazionali da venti Paesi dell’area euro-mediterranea. L’apertura è affidata al rettore dell’Università della Calabria Nicola Leone, alla presidente di Unimed Kherieh Rassas, al segretario generale Hmaid Ben Aziza e al presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto che attualmente ricopre l’incarico di presidente della Commissione intermediterranea. Seguiranno, tra gli altri, gli interventi dell’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea Romano Prodi e la keynote lecture dell’ex ministro Francesco Profumo, dedicata al ruolo della conoscenza e dell’innovazione come strumenti di coesione nella regione mediterranea. L’evento, che si tiene nel trentesimo anniversario del Processo di Barcellona – momento fondativo della cooperazione euro-mediterranea – avviene in un periodo in cui la Commissione Europea ha annunciato la creazione di un nuovo “Patto per il Mediterraneo”, affidato alla commissaria Dubravka Šuica, il cui messaggio sarà trasmesso in apertura dei lavori.
Tra i partecipanti delegazioni in arrivo anche da Palestina, Libano, Tunisia, Algeria, Marocco, Iraq, Spagna, Portogallo, Francia, Italia e Paesi del Golfo. Saranno inoltre presenti figure di spicco di organizzazioni internazionali come l’Unhcr (agenzia Onu per la gestione dei rifugiati), il Daad, la Commissione Europea, il Ministero dell’Università e della Ricerca e le principali reti universitarie del mediterraneo, tra cui l’European University Association (Eua) e l’Association of Arab Universities (AArU).
Il programma scientifico è stato curato dal direttore di Unimed Marcello Scalisi, dallo stesso rettore Nicola Leone e dal delegato all’internazionalizzazione Gianfranco Fortino; il comitato organizzativo è presieduto dal professore Francesco Calimeri. I lavori dell'Assemblea generale di Unimed saranno trasmessi in diretta streaming sul portale dell'Università della Calabria all'indirizzo www.unical.it/live e sul sito web dedicato all’evento.
Nell’incontro saranno affrontati temi di grande attualità: il rafforzamento delle relazioni tra accademia e società civile, il ruolo delle università nell’accoglienza di rifugiati e studiosi a rischio, le sfide poste dall’intelligenza artificiale, l’innovazione medica, il cambiamento climatico e le nuove alleanze accademiche. È prevista anche la firma di un protocollo d’intesa tra Unimed e la Fao, a testimonianza della crescente sinergia tra formazione, ricerca e sviluppo sostenibile. La seconda giornata sarà dedicata alla presentazione dei progetti promossi da Unimed e alle sessioni parallele su temi cruciali come la tecnologia per il clima, l’imprenditorialità giovanile, gli sportelli per gli studenti rifugiati e le reti per l’innovazione. Uno spazio specifico sarà riservato alle proposte emerse dal Mediterranean students summit, con l’obiettivo di dar voce alle nuove generazioni e tradurre le loro priorità in azioni concrete.
In un momento storico in cui il Mediterraneo torna centrale nelle agende europee, l’Assemblea generale Unimed 2025 – insignita della Medaglia del Presidente della Repubblica – si conferma come un’occasione decisiva per rilanciare la diplomazia accademica come leva per lo sviluppo, l’inclusione e il dialogo interculturale.
La due giorni di Unimed, inoltre, sarà preceduta l’8 luglio da un evento collaterale di rilievo: la Start Cup Competition 2025, competizione tra idee imprenditoriali sviluppate da studenti universitari delle due sponde del Mediterraneo. Organizzata nell’ambito del SubNetwork Unimed sull’occupabilità e dell’iniziativa Resume di Erasmus+, la Start Cup promuove – appunto – l’innovazione e la cooperazione economica tra i giovani. Vi prenderanno parte 19 università da 12 Paesi, tra cui Algeria, Albania, Tunisia, Spagna, Portogallo, Italia, Palestina, Oman, Libano, Yemen, Iraq, Marocco. L’evento si svolgerà nella sala seminari di Technest e i risultati saranno annunciati ufficialmente durante l’Assemblea il 9 luglio, a coronamento di una giornata dedicata all’imprenditorialità e all’inclusione.