VIDEO | L’assessorato retto da Irene Colosimo e i tecnici hanno predisposto la gara che disciplinerà il servizio per i prossimi 5 anni. Attesa la ratifica di Anac che in precedenza ha già contestato l’atto due volte ma la vera incognita è l’Autorità regionale: ecco perché
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
Un percorso tortuoso costellato di inciampi e polemiche; ma ora il sospirato bando per la raccolta dei rifiuti nella città di Catanzaro è pronto.
Dopo aver recepito i nuovi rilievi di Anac, Palazzo De Nobili ha predisposto entro i 30 giorni previsti la gara per l'affidamento del servizio di raccolta e trasporto della differenziata e di igiene urbana.
Si tratta di un appalto che ha innescato nel recente passato aspre polemiche politiche, segnando il distacco del gruppo Talerico e del suo assessore di riferimento (Arcuri, che ne aveva predisposto il rinnovo) dalla maggioranza.
Nodo pratico e politico
Per l'amministrazione del sindaco Fiorita è insomma uno degli scogli più difficili, assieme alla partecipata Catanzaro Servizi, per governare in acque meno tempestose.

Il bando ricalca sostanzialmente quello redatto dall’Ufficio igiene, Ufficio Gare, Rup e gruppo di lavoro comunale.
Colosimo ribadisce di aver dovuto apportare solo una revisione generale mediante l'aggiornamento formale dei Cam, i criteri ambientali minimi, e soprattutto modificando disciplinare di gara che l'Autorità Anti-corruzione aveva giudicato troppo restrittivo il 25 luglio scorso.
I punti salienti
Attesa a momenti la pubblicazione sull'albo pretorio del comune capoluogo di regione, la gara prevede un importo di quasi 90 milioni di euro per cinque anni, un aumento sostanziale di 13.500 ore di lavoro, l'aggiornamento del costo del lavoro alle più recenti tabelle ministeriali, il mantenimento della cadenza settimanale per il ritiro del secco residuo, la pulizia delle spiagge in aprile.
Sull'intera faccenda incombe però Arrical, la nuova Autorità di rifiuti e risorse idriche della Regione, che dovrebbe assumere la gestione di tutti gli ambiti.
Minaccia scioglimento
Il subentro di Arrical scioglierà automaticamente il contratto senza alcun risarcimento per l'azienda appaltatrice.
A novembre 2024 si prefiguravano due anni per scegliere il gestore d'ambito dal momento del bando di gara, di cui a tutt'oggi non si hanno notizie.
Una spada di Damocle che secondo l'assessorato catanzarese aveva già causato primi rilievi Anac sulle deroghe concesse a Sieco, l'attuale appaltatore, ed alcuni violenti attacchi politici, molti dei quali, sempre secondo Colosimo, ritenuti pretestuosi ed infondati.