Un momento di riflessione importante sul crescente fenomeno del cyberbullismo è stato affrontato a Strongoli, presso l’oratorio San Giuseppe, grazie alla sensibilità del gruppo giovani che per portare avanti il suo lavoro di dialogo nella comunità, e mantenere accesi i riflettori sulle problematiche giovanili, ha inteso organizzare un incontro dal titolo “Come non restare impigliati nelle maglie della rete” .

Durante il convegno esperti e professionisti del settore, tra cui il vice ispettore della Polizia di Stato Otello Chimenti, responsabile della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale di Crotone, e la psicologa Anna Scarpino, hanno discusso le strategie di contrasto ponendo l'accento sull’ascolto, sul supporto e sull’educazione che passa inevitabilmente sull’istituzione scolastica.

La discussione ha evidenziato come il cyberbullismo, ovvero la manifestazione in rete di azioni violente e intimidatorie, si differenzi dal bullismo tradizionale per l'uso delle tecnologie digitali, rendendo le vessazioni persistenti e pervasive. Vessazioni che spesso culminano i gesti drammatici che come società è necessario fermare in tempo.

Il vice ispettore Otello Chimenti ha esposto alla platea quelli che possono essere i pericoli in cui ci si potrebbe imbattere durante l’utilizzo dei social network e dei sistemi di messaggistica. Delle responsabilità genitoriali e il dovere di vigilanza sui figli minori, nonché le eventuali responsabilità penali e civili derivanti dalla commissione di atti illeciti. Sono stati presentati alcuni video e strumenti per comprendere il rapporto tra mondo virtuale e mondo reale. Il consiglio principe è stato quello di non agire istintivamente ed emotivamente ma prendersi un giusto tempo prima di cliccare su un link o per inviare un messaggio o postare un contenuto in rete.

È emerso chiaramente che la sinergia tra famiglia, scuola, istituzioni e forze dell'ordine è cruciale per creare una rete di protezione efficace. Presente all’incontro anche l’allenatore dello Strongoli Volley Dionisio Gallo che ha rimarcato l’importanza dello sport nel segno della disciplina e del rispetto dell’altro.

«L'obiettivo comune – sottolinea il parroco don Yanid Dallos, visibilmente entusiasta e commosso – deve essere quello di accendere l'altruismo e spegnere il bullismo». È importante la promozione di un uso consapevole e rispettoso della rete, e in quanto pastore di questa comunità ha dichiarato che è sua intenzione occuparsi di un fenomeno così importante che riguarda i giovani quanto gli adulti.

A riflettere sul concetto più ampio si è aggiunto in chiusura don Alfonso Siniscalco che ha ribadito i concetti di libertà e di rispetto intesi come beni fondamentali, specificando quanto questi definiscono l'essenza stessa dell'essere umano.