VIDEO | Spiagge e centro storico conquistano i visitatori, che però lamentano la mancanza di collegamenti adeguati: «Bisognerebbe rinforzare la rete di autobus e treni, soprattutto per chi ha una famiglia è difficoltoso muoversi»
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Corigliano-Rossano è una meta turistica che suscita opinioni contrastanti. Da un lato il mare, la montagna, l’aria pulita, il centro storico dal fascino antico e l’accoglienza della sua gente. Dall’altro emergono carenze evidenti: collegamenti difficili, infrastrutture insufficienti, servizi che non sempre rispondono alle esigenze di chi sceglie di trascorrere qui le vacanze.
Le testimonianze raccolte tra i visitatori nell’estate appena trascorsa raccontano questo doppio volto: la bellezza di un territorio che conquista, ma anche i limiti che rischiano di frenarne lo sviluppo. Attraverso le testimonianze dei turisti incontrati tra luglio e agosto, emerge un quadro sincero, fatto di entusiasmi e critiche costruttive. Dalle parole di chi torna dopo anni, di chi arriva dalla Spagna, di chi conosce la costiera amalfitana o la costiera sorrentina, prende forma l’immagine di una città viva ma in bilico tra potenzialità e mancanze.
Il ritorno da lontano: lo sguardo di una rossanese che vive in Spagna
Una delle voci raccolte è quella di una rossanese emigrata a Malaga, tornata in estate per trascorrere le vacanze nella sua terra natìa. Le sue parole raccontano amore e disincanto insieme. «Sono rossanese, vivo in Spagna, e ogni estate torno qui a luglio e agosto. È un ritorno alle radici, ma anche un’occasione per vedere come cambia la città». Sul piano delle infrastrutture il giudizio è netto: «Dobbiamo organizzare meglio i servizi perché mancano. C’è tanto da lavorare. Bisognerebbe rinforzare la rete degli autobus, dei treni. Chi vuole venire qui trova un posto bello a livello paesaggistico e naturalistico, però incontra tante difficoltà».
Resta intatta, invece, la bellezza naturale: «La qualità della vita del turista si misura anche dall’ambiente. Noi abbiamo un’aria che è un tesoro nazionale, il mare che abbiamo a Rossano non si può paragonare a molti altri. Anche a livello storico ci sono strutture spettacolari». Il centro storico, però, secondo lei non riceve l’attenzione che merita: «È un piccolo presepe, ma avrebbe bisogno di più pubblicità e sostegno. L’ho trovato un po’ abbandonato». Sul viaggio di rientro dall’estero sottolinea le difficoltà: «Sono arrivata a Roma da Malaga e poi ho dovuto organizzarmi privatamente con l’auto. Per chi ha bambini diventa complicato: i treni sono scomodi, i tempi lunghi. Anche questo frena il turismo».
Infine, un accenno ai costi: «Il sud Italia è più economico rispetto al resto del Paese, ma confrontando con la Spagna non sempre Corigliano Rossano regge. A Malaga un lettino costa 6 euro con ombrellone gratuito e servizi efficienti. Qui invece i prezzi sono più alti, con meno servizi». E sullo stato della città: «Ho ritrovato un paese un po’ svuotato. Il lungomare è il cuore pulsante, ma andrebbe migliorato per le famiglie. Parchi gioco e ville comunali sono abbandonati. Deludente sotto certi aspetti. Però il calore della gente resta unico: pochi popoli ti accolgono come i calabresi».
Da Pompei alla Sibaritide: la vacanza tranquilla
Un’altra testimonianza arriva da una turista di Pompei, che racconta il suo soggiorno con parole semplici ma entusiaste. «Sono di Pompei, in provincia di Napoli. Qui a Rossano si sta tranquilli, si conosce bella gente, il mare è molto bello. È diverso da quello della costiera sorrentina dove abitiamo, ma le persone sono solari e accoglienti». Per lei, la vacanza è stata un incontro tra relax e socialità: «È un tipo di vacanza tra il tranquillo e il simpatico, perché si conoscono belle persone. Una bella esperienza che consiglierei». E sul fronte dei costi aggiunge: «Assolutamente non è una zona cara. Considerando i prezzi della costiera, qui si spende molto meno. È un posto bello e conveniente, che vale la pena visitare».
Dal confronto con la Campania emergono altre differenze. Un turista partenopeo racconta perché ha scelto la Calabria. «Vengo dalla costiera amalfitana. Qui è più economico, c’è meno traffico, più spazi liberi. In Costiera ci sono ingorghi, parcheggi pochi e costosi, spiagge attrezzate piccole e carissime. A Corigliano Rossano invece si può scegliere tra spiagge libere e lidi, entrambi accoglienti. E le spiagge libere sono pulite». Anche per lui l’esperienza è stata positiva: «Quest’anno luglio e agosto sono stati piacevoli. La gente, il posto, le strutture: tutto molto accogliente. E il tempo ci ha aiutato».
Tutti i visitatori concordano su un punto: raggiungere Corigliano Rossano non è semplice. L’assenza di un sistema ferroviario efficiente e di collegamenti rapidi con i grandi hub (Roma, Napoli, Bari) penalizza la città. La viaggiatrice da Malaga lo ha spiegato chiaramente: il tragitto è lungo, scomodo e spesso disincentivante. Il centro storico, definito “un presepe”, resta sottoutilizzato dal punto di vista turistico. Mancano strategie di promozione, eventi e iniziative che lo trasformino in attrattore stabile. Rispetto a Campania e resto d’Italia, Corigliano-Rossano appare conveniente. Ma il paragone con la Spagna mostra il gap nei servizi. La competitività non si misura solo sul prezzo, ma anche sulla qualità complessiva dell’offerta. Il tratto distintivo che tutti sottolineano è la disponibilità delle persone. Un patrimonio immateriale che resta uno dei punti di forza più grandi del territorio.