La piccola comunità di San Lucido si trasforma in un presidio di pace e accoglie una manifestazione pro Palestina che ha visto la partecipazione di sindaci, amministratori, associazioni e cittadini del comprensorio.

Il corteo è partito da piazza Monumento, ha attraversato le vie del paese ed è arrivato nella villa comunale. Qui, i rappresentanti del mondo delle istituzioni e dell’associazionismo, hanno espresso il loro grido di disperazione per i conflitti che si stanno registrando nel Medio Oriente, senza dimenticare tutte le altre guerre in corso in ogni angolo del mondo.

A San Lucido amministratori e cittadini del comprensorio hanno sfilato insieme a sostegno della Palestina, chiedendo a gran voce la fine dei conflitti in tutto il mondo

L’impegno del sindaco Cosimo De Tommaso

La manifestazione è stata fortemente voluta dal sindaco Cosimo De Tommaso e dalla sua amministrazione. La scelta di accogliere i manifestanti nella villa comunale non è casuale. All’ingresso del Municipio, sulla parete d’ingresso, è affisso un quadro che ritrae l’ex sindaco Leverino Bruno, scomparso a 44 anni, nel 2019, dopo una lunga battaglia contro la malattia. Lele, come lo chiamavano tutti affettuosamente, nel corso della sua carriera politica aveva sempre dimostrato di avere a cuore le politiche sociali, di difendere la pace e soprattutto i bambini, che sono il bene più prezioso di ogni società. L’attuale primo cittadino ha sottolineato l’importanza di ricordarlo anche in questa circostanza, lasciando intendere che se Leverino fosse ancora al mondo, avrebbe certamente manifestato per la pace insieme ai suoi concittadini.

Un grido di pace

«Ho sentito il dovere da parte dell'amministrazione comunale di ricordare tutte le vittime di Gaza e dire di no a tutte le guerre – dice De Tommaso -. Anche perché la Calabria è al centro del Mediterraneo e il Mediterraneo è il luogo dove si scontrano le grandi potenze per la conquista del mondo. Non possiamo consentire che questo avvenga».

«Siamo venuti a manifestare per la pace io e la consigliera Mafalda D'Angelo e non poteva essere diversamente, anche perché proveniamo dalla città del Santo, il nostro taumaturgo, diffusore di pace e di e di bontà», ha dichiarato, invece, Ernesto Pastore, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Paola. Il sindaco della città di San Francesco, Roberto Perrotta, in quelle stesse ore era impegnato in una manifestazione anti 'ndrangheta che si stava svolgendo a Cetraro. «San Francesco d'Assisi – ha aggiunto - dice che prima di predicare la pace bisogna portare la pace».

«È una pace da gridare per dire basta a un genocidio, a uno stato di apartheid davanti da troppo tempo – è stato il commento di Fabrizio Di Buono, presidente di Anpi Paola -, e anche questo periodo di pace deve far capire ai potenti del mondo che le relazioni è internazionali devono essere dirette su un piano politico sui tavoli di pace - ha concluso - , non sui tavoli di armamento».