Emergenza pandemia

Covid, in Calabria cresce l’occupazione delle terapie intensive: raggiunto il 7%

La soglia di allerta è fissata al 10%. Stabile la percentuale relativa ai posti letto occupati in area medica (12%). Secondo i dati Agenas, parametri in aumento nella maggior parte delle regioni. Sul fronte vaccini, ieri somministrate oltre 160mila terze dosi in tutta Italia (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Redazione
23 novembre 2021
12:20

In 9 regioni e province autonome cresce la percentuale di posti occupati in terapia intensiva da pazienti Covid, ovvero: Calabria (al 7%), Marche (al 10%), Puglia (al 4%), Piemonte (al 5%), Toscana (all'8%), Umbria (al 7%), Sardegna (al 6%), Bolzano (al 9%) e Basilicata (al 2%).

In altre 5 sale la percentuale di posti letto Covid occupati in area medica: Lombardia (all'11%), Veneto (al 6%), Piemonte (al 6%), Sicilia (al 10%) e Trento (al 10%). La situazione è stabile in Friuli Venezia Giulia, ma a livelli oltre soglia, pari a 15% e 17%. Questi i dati del monitoraggio Agenas che confronta i dati del 22 novembre, con il giorno prima. 


Covid, i dati per ogni regione

A livello nazionale, secondo i dati dell'Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, il 6% delle terapie intensive e l'8% dei posti in reparto sono occupati da parte di pazienti Covid, entrambi i valori sono sotto la soglia limite, rispettivamente al 10% e 15%, il cui superamento costituisce uno dei parametri che possono determinare il passaggio in zona gialla.

Soglia che però è superata da singole regioni. Questa attualmente la situazione relativa, rispettivamente, all'occupazione di terapie intensive e di posti letto in reparti ospedalieri di area non critica:

  • Abruzzo 4% e 7%
  • Basilicata 2% (+1) e 6%
  • Calabria 7% (+1%) e 12%
  • Campania 5% e 8%
  • Emilia Romagna 6% e 7%
  • Friuli Venezia Giulia 15% e 17%
  • Lazio 9% e 10%
  • Liguria 8% (-1%) e 7%
  • Lombardia 4% e 11% (+1%)
  • Marche 10% (+2%) e 7%
  • Molise 3% e 5%
  • Pa Bolzano 9% (+1%) e 16%
  • Pa Trento 7% e 10% (+2%)
  • Piemonte 5% (+1) e 6% (+1)
  • Puglia 4% (+1%) e 5%
  • Sardegna 6% (+1%) e 3%
  • Sicilia 5% e 10% (+1%)
  • Toscana 8% (+1%) e 5%
  • Umbria 7% (+1%) e 7%
  • Valle d'Aosta 3% e 7% (-1%)
  • Veneto 6% e 6% (+1%)

Vaccini, aumentano prime e terze dosi

Intanto cresce la percentuale dei vaccinati contro il Covid: in Italia l'87,04% della popolazione over 12 ha ricevuto almeno un dose (47.008.701 persone). Il dato è aggiornato a ieri, quando sono state somministrate 21.285 prime dosi di vaccino. Era dal 26 ottobre che non si registrava un risultato così alto di prime somministrazioni. Bene anche le terze dosi che ieri sono state 163.776 (4.125.041 in totale tra addizionali e booster). Poco meno di quarantamila i nuovi vaccinati totali registrati ieri, con un totale di 45.722.505 (pari all'84,66% della popolazione over 12).

Intanto è arrivato dall'Aifa il via libera all'anticipazione della terza dose (booster) in una «ottica di massima precauzione», considerando che la circolazione virale è aumentata. In Italia si avvia verso la somministrazione della terza dose cinque mesi dopo l'ultima inoculazione.

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