Emergenza pandemia

Vaccino anti-Covid, Speranza ai governatori delle Regioni: «Terza dose dopo 5 mesi»

I presidenti hanno chiesto al titolare della Sanità minori restrizioni per i vaccinati per una sorta di “super-Green pass”

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di Redazione
22 novembre 2021
20:55
Il ministro Roberto Speranza
Il ministro Roberto Speranza

Via libera dall'Aifa all'anticipazione della terza dose (booster) in una «ottica di massima precauzione», considerando che la circolazione virale è aumentata. In Italia si avvia verso la somministrazione della terza dose cinque mesi dopo l'ultima inoculazione.

Quanto a ulteriori restrizioni, il Governo valuterà le posizioni delle Regioni, che chiedono minori restrizioni per i vaccinati per una sorta di “super-Green pass”. Contestualmente il ministro della Salute Roberto Speranza ha detto ai governatori che la terza dose verrà somministrata dopo 5 mesi.


«L'intervallo minimo previsto per la somministrazione della dose "booster" (di richiamo) con vaccino a m-RNA, alle categorie per cui è già raccomandata (inclusi tutti i soggetti vaccinati con unica dose di vaccino Janssen) e nei dosaggi autorizzati, è aggiornato a cinque mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato».

Così la circolare del ministero della Salute "Aggiornamento indicazioni su intervallo temporale tra somministrazione della dose booster e completamento del ciclo primario". Il provvedimento in gazzetta domani è in vigore da mercoledì.

È quanto emerso dall'incontro dei governatori con l'Esecutivo. Il prossimo Cdm, sarebbe stato riferito, è previsto giovedì prossimo. Le Regioni hanno chiesto al Governo di essere nuovamente convocate prima del prossimo Cdm, previsto giovedì, per un ultimo passaggio di condivisione con i territori su quanto verrà deciso in un eventuale decreto.

Restrizioni da subito per i non vaccinati, a prescindere dal colore delle Regioni. «Questa volta abbiamo un vantaggio rispetto al virus, e non possiamo sciupare quanto sinora fatto. Le nuove misure non sarebbero una punizione nei confronti dei no vax, sarebbero la conseguenza di una loro libera, e per me irresponsabile, scelta». Questo, in sintesi, l'intervento e le richieste del governatore calabrese, Roberto Occhiuto, durante l'incontro delle Regioni con il Governo.

«Abbiamo ribadito al Governo la necessità di tutelare la stagione turistica invernale che si sta aprendo, dando certezze a chi guarda a quest'inverno come un passaggio fondamentale per la ripartenza. La campagna vaccinale ci ha permesso di contenere l'impatto di questa ondata pandemica sulle strutture sanitarie», dichiara il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, aggiungendo: «La maggioranza delle Regioni condivide un'impostazione che porti a limitazioni minori per chi ha aderito alla campagna vaccinale».

Il ministro Roberto Speranza ribadisce che sono «ore molto delicate, in cui stiamo valutando ulteriori scelte da compiersi nell'interesse del Paese dentro questa battaglia ancora aperta contro il virus. Nei prossimi giorni la priorità sarà tenere la curva sotto controllo ed evitare l'esplosione del contagio che stiamo vedendo in tanti altri Paesi europei. Dobbiamo provare a tenere insieme questo sforzo, essenziale e fondamentale, che ci vede impegnati nella campagna di vaccinazione, oggi superiamo l'87% di italiani oltre i 12 anni che hanno fatto la prima dose».

A dirlo è il ministro della Salute, in un videomessaggio al workshop dell'Aiop. Il governatore della Lombardia Attilio Fontana chiede provvedimenti rapidi, limitati a una determinata fascia di persone. Un Green pass che consenta attività solo a chi vaccinato o guarito. Non deve esserci inerzia: l'importante è tutelare la sicurezza delle aperture, la continuità delle attività commerciali e imprenditoriali e tutelare chi ha fatto proprio dovere, rispettando richieste dello Stato.

«L'obbligo vaccinale è una necessità, non è più una opzione. Quanti morti ancora devono esserci perché qualcuno si convinca che al vaccino non c'è alternativa, quanti». È la posizione del governatore della Sicilia, Nello Musumeci.

Il governatore della Liguria Giovanni Toti chiede «Bene quindi che, come pare, il Governo abbia già deciso di anticipare a cinque mesi dall'ultima vaccinazione la terza dose. Occorre anche renderla obbligarla per sanitari e Rsa e aumentare i controlli alle frontiere con i Paesi a maggiore circolazione. Mi auguro che il Governo adotti entro le prossime ore tutte queste misure».

Incontro cordiale tra Matteo Salvini e i governatori della Lombardia e del Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia: tra le altre cose hanno parlato di un obiettivo comune, evitare ulteriori chiusure e paure, lavorando a soluzioni di buonsenso.

A innescare il pressing dei presidenti è il timore che la quarta ondata di Covid 19, in coincidenza con la stagione turistica invernale e con le festività natalizie che si avvicinano, possa avere una pesante ricaduta «sulla ripresa economica e sulle attività sociali».

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