L’opera ha un valore di due milioni di euro ed è finanziata in buona parte dalla Cei attraverso i fondi dell’otto per mille: «Per le restanti risorse ci affidiamo alla benevolenza delle istituzioni locali e dei fedeli»
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Il Kilimangiaro e i sette colli. L’inizio del viaggio e la sua meta: trent’anni fa, don Apollinaris Mashughuli ha lasciato la Tanzania per dare forma e sostanza a una vocazione sacerdotale che, dal più grande paese del continente africano, lo ha portato fino a Cosenza.
Nel 2022, l’arcidiocesi di Cosenza Bisignano ha affidato a questo sacerdote arrivato da lontano una missione ben precisa: gestire il progetto di costruzione della nuova chiesa San Francesco Nuovo, nel quartiere popolare di via Popilia. Don Apollinaris Mashughuli ha accettato con entusiasmo.
L’opera ha un valore di due milioni di euro: il settantacinque percento devoluto dalla Conferenza episcopale italiana grazie ai fondi dell’otto per mille; il restante venticinque percento a carico dell’arcidiocesi di Cosenza Bisignano e, s’intende, della benevolenza di istituzioni locali e fedeli.
Il cantiere per la realizzazione della chiesa di San Francesco Nuovo partirà il prossimo mese di settembre e i lavori dovrebbero durare due o tre anni. Prima, sarà necessario abbattere il vecchio luogo di culto. Non senza nostalgia perché «noi viviamo di memoria», dice don Apollinaris Mashughuli durante l’intervista rilasciata a Cosenza Channel.
La speranza è che, il giorno in cui le ruspe entreranno in azione, il Comune di Cosenza abbia già accolto la richiesta di una sede alternativa dove svolgere le cerimonie religiose e dare continuità al servizio della Caritas parrocchiale, svolto a favore di un centinaio di famiglie indigenti che vivono nel quartiere popolare di via Popilia.