Il professore Gianluigi Greco, docente ordinario dell’Università della Calabria ed ex direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica, ha ufficializzato la propria candidatura a rettore dell’Unical per il sessennio 2025-2031. Una decisione maturata – come ha spiegato – al termine di un lungo percorso di confronto con tutte le componenti dell’ateneo: studenti, personale tecnico-amministrativo e docenti.

Greco ha presentato un programma articolato su quattro direttrici strategiche: Formazione, Ricerca, Collaborazione con la Società e Persone. Linee guida che puntano a rafforzare il ruolo dell’ateneo calabrese nel contesto nazionale e internazionale, in un momento storico che impone «vigilanza critica, strategie mirate e impegno collettivo».

«Ho fatto del mio meglio per articolare una prospettiva di crescita per l’Università della Calabria – ha dichiarato Greco – costruendo un programma condiviso, aperto, alimentato da visioni diverse e stimoli raccolti nei tanti incontri con la comunità accademica».

I QUATTRO ASSI DEL PROGRAMMA

Sulla formazione, percorsi centrati su studenti e studentesse, contrasto alla dispersione, orientamento, internazionalizzazione, didattica inclusiva e sostenibilità. «Vogliamo preservare lo spirito critico della formazione, coniugandolo con occupabilità e innovazione».

Riguardo alla ricerca, investimenti in tutte le aree scientifiche, valorizzazione dell’interdisciplinarità, rete integrata di laboratori e infrastrutture, mobilità internazionale. «Una ricerca d’avanguardia che alimenti la didattica e accresca la reputazione dell’Ateneo».

Sul territorio e società, potenziamento del ruolo dell’Unical nei processi di innovazione e formazione continua, rafforzamento del progetto “Unical per la Sanità”, sviluppo di iniziative strategiche condivise. «L’Ateneo deve essere agente di cambiamento sociale».

Infine persone e comunità, relativamente al benessere organizzativo, all’inclusività, al diritto allo studio, alla qualità della vita nel Campus, all’attenzione alle questioni di genere. «Il successo di un’università si misura anche nella capacità di essere un luogo in cui studiare, lavorare e crescere insieme».

LE NUOVE SFIDE

Greco evidenzia come l’Unical abbia già attraversato momenti complessi – come l’emergenza pandemica – dimostrando resilienza e capacità di innovazione. Ma richiama ora all’attenzione sui nodi futuri: il sottofinanziamento del sistema universitario, la concorrenza degli atenei telematici, la fine dei fondi PNRR. «Servono strategie ancora più mirate per continuare a promuovere sviluppo e coesione».

UN’UNIVERSITÀ CHE PARLA AL CUORE

«L’Unical – scrive Greco – deve saper parlare alla mente con profondità intellettuale, ma anche al cuore delle nuove generazioni. Deve essere motore di progresso, catalizzatore di energie positive, volano per una Calabria dinamica, giusta e aperta al mondo».