È ufficiale, il professor Gianluigi Greco è il nuovo Rettore dell’Università della Calabria. Le urne, chiuse alle 17 di oggi, hanno consegnato un verdetto inequivocabile: con 643,6 voti pari al 78% delle preferenze, contro 175,6 voti pari al 22% del suo sfidante, Greco ha conquistato il cuore della comunità accademica in un’elezione che ha registrato un’affluenza record dell’87% tra docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo.
A soli 48 anni, diventa il Rettore più giovane nella storia dell’Unical dopo Beniamino Andreatta (primo storico Magnifico dell’ateneo, ndr), un simbolo di energia e visione che accende i riflettori su un ateneo pronto a spiccare il volo. Oggi, ad Arcavacata si apre un capitolo nuovo non solo per l’università, ma per la Calabria intera, che trova in Gianluigi Greco un leader capace di trasformare sogni in realtà tangibili.
Ex studente di questo ateneo, nato e cresciuto in Calabria, Greco rappresenta il sogno originario di Beniamino Andreatta, che mezzo secolo fa immaginò un’università come “ascensore sociale” per il Sud, un luogo dove il sapere diventa leva di emancipazione. Professore ordinario di Informatica e direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica (Demacs) dal 2018, Greco ha guidato il suo dipartimento con una leadership che gli è valsa una riconferma plebiscitaria nel 2021. Ma il suo impatto va oltre i confini di Arcavacata: presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (AIxIA) dal 2022 e coordinatore della task force governativa sull’IA dal 2023, Greco ha portato la Calabria al centro del dibattito globale sull’innovazione.

I suoi riconoscimenti sono un inno all’eccellenza: l’AAIA Fellowship (2022) per il suo contributo globale all’IA, l’EurAI Fellowship (2020) per ricerche seminali in Europa, l’IJCAI Distinguished Paper Award (2018) come miglior lavoro scientifico mondiale dell’anno, e il Marco Somalvico Award (2009) come top researcher italiano. Progetti come TOCAI.IT e INFOMIX, sotto la sua guida, hanno dimostrato che l’intelligenza artificiale può essere un motore di progresso concreto, dalla sanità alla digitalizzazione, con ricadute dirette sul territorio. Ma Greco non è solo numeri e premi, ma è un uomo che unisce la competenza di un accademico di fama mondiale alla passione di chi conosce il peso delle sfide del Sud.
L’elezione di Greco non è solo una vittoria personale, ma l’inizio di una rivoluzione per l’Unical. Durante la campagna elettorale, il suo programma ha conquistato studenti e docenti con una visione chiara, ambiziosa, radicata. Quattro i pilastri della sua governance, che promettono di trasformare l’ateneo in un faro globale senza perdere il legame con la Calabria.
Greco immagina un’università internazionale, con percorsi formativi modulari che integrano studio e lavoro, anche attraverso una dimensione telematica che amplifica l’accessibilità senza sacrificare il calore umano del campus. Studenti calabresi in stage a Stanford o nei laboratori di Berlino? Non è un sogno, ma un obiettivo. Per contrastare la fuga dei cervelli, Greco propone borse di ricerca legate al territorio e collaborazioni con imprese locali, trasformando l’IA in opportunità di lavoro qui, in Calabria.
L’Unical di Greco, leggendo i suoi programmi, sarà un agente di cambiamento per il territorio. Tavoli permanenti con scuole, imprese e istituzioni co-progetteranno soluzioni per sfide come la dispersione scolastica o la sanità digitale. Il progetto “Unical per la Sanità” potrebbe diventare un modello nazionale, con l’IA al servizio di un policlinico universitario che non è solo cura, ma innovazione. E sui diritti umani, Greco cita Hannah Arendt, promettendo un Senato Accademico che affronti temi globali come la Palestina, facendo dell’Unical un luogo di coscienza civile.
Con i fondi Pnrr in esaurimento, Greco non si limita a gestire l’esistente ma lo reinventa. Laboratori ibridi, alta formazione in IA e scienze computazionali, e un focus sulla formazione continua saranno il cuore della sua strategia. «Dobbiamo trasformare le sfide in opportunità», ha dichiarato, evocando il “furore del fare” di Andreatta. L’Unical diventerà un hub dove il pensiero critico coesiste con l’azione, smantellando l’idea del “ricercatore relitto” per costruire una comunità accademica viva e dinamica.
Greco guiderà un’università inclusiva, dove il voto di studenti e personale PTA – rafforzato dal nuovo Statuto 2023 – sarà centrale. La sua leadership sarà quella di un Rettore che ascolta, unendo la comunità in un “noi” pericleo di coesione e visione condivisa.
L’elezione di Gianluigi Greco segna un momento storico. È il Rettore della rinascita, ma anche il più radicato nel sogno di una Calabria che non si arrende. Con lui, Arcavacata non sarà solo un campus, ma un laboratorio di futuro: un luogo dove i giovani trovano opportunità, dove l’innovazione incontra il territorio, dove l’università non è un’isola, ma un ponte verso il mondo e verso il futuro. Greco, con la sua mente globale e il suo cuore calabrese, ci ricorda che il sapere è potere solo quando serve a cambiare la vita delle persone.

Documentarista*