Intervenuti i terminalisti Automar e Mct e rappresentanti sindacali. Il presidente dell’Autorità portuale Agostinelli ha illustrato opere completate, previste e potenzialità della «più grande fabbrica del Meridione». Il presidente della commissione, il senatore Tino Magni: «Qui per avere un quadro su aspetti positivi e criticità»
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
La Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ha fatto visita al porto di Gioia Tauro, dopo aver visionato anche la tendopoli di San Ferdinando.
L’ organo parlamentare è stato istituita per indagare e affrontare le problematiche di sua pertinenza nel contesto italiano. È composta da 20 senatori, presieduti dall’onorevole Tino Magni. Analizza le diverse tipologie di contratti, i salari, gli orari di lavoro e le tutele previste. Si assicura che i lavoratori abbiano accesso a cure mediche adeguate e che siano protetti da malattie professionali. Verifica il rispetto delle normative sulla sicurezza, individua le situazioni di rischio e promuove interventi per la prevenzione. Monitora anche l'incidenza del fenomeno della presenza di imprese controllate direttamente o indirettamente dalla criminalità organizzata. Dopodiché, ha il compito di presentare relazioni annuali sull'attività svolta e propone misure in contrasto alle problematiche riscontrate.
L’incontro al Porto di Gioia Tauro
Prima di spostarsi all’interno dell’area portuale, la delegazione della commissione d’inchiesta è stata accolta nella sede della Capitaneria di Porto. Presenti il prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, i terminalisti, Automar nella persona del responsabile dell’operatività, Rosy Ficara, e il general manager di Mct Antonio Davide Testi, i quali hanno illustrato il lavoro svolto, con risultati soddisfacenti, nella attività di prevenzione, sicurezza e sviluppo.
Intervenuti anche i rappresentanti del mondo sindacale, Salvatore Larocca, segretario della Filt Cgil Calabria, Antonio Sigilli segretario regionale Fit Cisl con delega alla portualità, Domenico Lombardo segretario regionale UIL trasporti, Daniele Caratozzolo segretario coordinamento portuali Sul, i quali hanno sottolineato l’efficienza e gli incentivi a tutela dei lavoratori, rimarcando l’incremento delle attività portuali e la diminuzione degli infortuni. Si è evidenziato come il Porto rappresenti un’opportunità per la crescita occupazionale e si è invocato il contributo del governo per far decollare questa realtà.
Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, ha elencato i miglioramenti negli anni, le battaglie per garantire i servizi essenziali per i lavoratori e ha illustrato opere completate, previste e potenzialità: «Abbiamo parlato della splendida infrastruttura, la più grande fabbrica del Meridione. Abbiamo fatto parlare i terminalisti, la nostra organizzazione per la sicurezza, per dimostrare lo sforzo che facciamo per la tutela delle condizioni di lavoro della delle nostre maestranze». Sul capitolo investimenti il presidente ha affermato che «bisogna sensibilizzare la politica regionale e nazionale, e non solo parlare bene del porto di Gioia Tauro (cosa che ci fa piacere), ma anche investire nel futuro di questa infrastruttura». Per il benessere del personale Agostinelli ha detto di aver fatto tantissimo: «Alloggi della capitaneria, pronto soccorso, spogliatoi per tutte le maestranze portuali. L'infrastruttura che manca è l'allargamento dell'imboccatura per garantire l'ingresso delle nuove navi».
La delegazione della commissione d’inchiesta è intervenuta con gli onorevoli Giovanni Satta, Marco Lombardo, Tilde Minasi e il presidente Tino Magni: «Prima di venire q
Il presidente ha, infine, cercato delucidazioni sull'impatto ambientale del Porto. E ha richiesto una relazione scritta per confrontarsi su aspetti positivi e criticità.