Il legame tra la Calabria e la produzione di formaggi è profondo e allo stesso tempo storico. Lo attestano le tracce che si ritrovano in epoca greca e che si perfezionano con i Romani, segnando una tradizione che ha una radice storica non solo dal punto di vista gastronomico ma anche culturale. Una solida tradizione casearia che Slow Food Calabria avrà il compito di raccontare a Bra, in Piemonte, dal 19 al 22 settembre in occasione di Cheese, la fiera internazionale dedicata ai formaggi a latte crudo nata nel 1997 e giunta quest'anno alla XV edizione, in collaborazione con la Regione Calabria e l'Arsac sotto l'azione di promozione di Calabria Straordinaria.

Formaggi che raccontano il territorio, tecniche di lavorazione che si tramandano da generazioni, ricette a volte uniche nel loro genere e sapori decisi e autentici che garantiscono una versatilità d’impiego sia nella cucina tradizionale che in quella moderna e innovativa. È la sintesi del mondo lattiero caseario che l'associazione regionale della chiocciola porterà nel cuore del centro storico della città piemontese con un programma animato da laboratori, degustazioni, incontri, approfondimenti con l'intento di presentare al grande pubblico di consumatori consapevoli i volti e le storie dei produttori che con passione sono il perno centrale della produzione regionale di formaggi.

Focus sui pascoli della regione, sulla qualità del foraggio determinata dalla varietà del territorio e dalla presenza di aree naturali incontaminate, la combinazione di montagne, colline e coste, sono gli ingredienti aggiunti che favoriscono la crescita di diverse specie foraggere, sia spontanee che coltivate, che caratterizzano in particolare modo le Aree interne e le terre alte tra Pollino, Sila, le Serre e l’Aspromonte.

Caciocavallo, pecorini, caprini, formaggi freschi: è variegato, ricco, affascinante e gustoso il mondo dei formaggi che la Calabria presenterà a Cheese mettendo al centro la biodiversità naturale e culturale della regione, coinvolgendo operatori istituzionali, esperti del settore, produttori, rappresentanti del turismo enogastronomico, per un viaggio tra le comunità del mondo pastorale, agricolo e caseario, ma anche dei prodotti che ben si accompagnano a questa grande tradizione.