In un giorno di novembre carico di emozione, l'ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme si è trasformato in uno scenario da fiaba: qui, tra corridoi che solitamente accolgono storie di cura e speranza, si è celebrato il matrimonio civile tra Igor Colombo e Miuta Iacob Costeluta.

Una cerimonia intima, semplice e al tempo stesso straordinaria, che ha coronato un amore nato proprio in quelle stanze.

Igor Colombo, scrittore lametino noto per la sua penna appassionata e per il suo impegno instancabile a favore della sanità calabrese, ha voluto realizzare questo sogno proprio nel luogo che gli ha ridato speranza e, inatteso, anche l'amore.

Miuta, l'infermiera che lo ha assistito con dedizione durante i suoi percorsi di cura, è diventata la sua compagna di vita. I due si sono conosciuti tra camici bianchi e sorrisi di incoraggiamento, in quel reparto di oncologia che Igor ha sempre descritto come un polo di eccellenza umana e professionale.

Il rito civile, svoltosi nella sala conferenze dell’ospedale lametino, all’insegna del calore e della partecipazione, ha visto la presenza di medici, infermieri, amici e familiari: un abbraccio collettivo che ha riempito la sala di fiori, sorrisi, applausi e lacrime di gioia.

Nessuno è riuscito a trattenere l'emozione quando Igor e Miuta si sono scambiati le promesse, sigillando un legame nato dalla tenerezza quotidiana, dalla condivisione di momenti intensi e dalla forza di chi sa vedere la bellezza anche nelle prove della vita.

Mentre i neo sposi si scambiavano le fedi, tra gli applausi dei familiari, degli amici e del personale sanitario che in questi mesi è diventato una seconda famiglia, era chiaro a tutti che questo non era un addio, ma un grandioso, fragoroso “benvenuto” a una nuova fase della loro storia. 

Igor Colombo è un autore che ha trasformato le sue esperienze in pagine di speranza, come nel libro "Sarà l'Aurora", dove racconta il suo cammino con ottimismo contagioso, devolvendo i proventi al reparto che lo ha accolto. Attivista appassionato, ha sempre lottato per una sanità più forte in Calabria, difendendo l'ospedale di Lamezia come un baluardo di cura e umanità.