VIDEO | La Fondazione L’Albero della Vita lo ha presentato a Catanzaro: durerà 20 mesi e sarà finanziato con 360mila euro europei. Rete di collaborazione per neutralizzare i focolai di odio e preparazione di ragazzi-sentinella per captare i primi segnali di pericolo
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L'odio genera violenza e la violenza in tutte le sue forme inizia con le parole che già da sole sono in grado di alterare in modo permanente il benessere mentale emotivo e fisico delle vittime. Si chiama Mythic, acronimo di Mobilize Youth Tackling Hate in Calabria (mobilitare i giovani contro l'odio) un progetto concentrato sulla Calabria e presentato presso il centro polivalente di Via Fontana Vecchia a Catanzaro.
Tre linee di condotta
«Lo faremo attraverso tre strategie – dice al Network LaC la Lara Colace, Project manager di Mythic – la prima è quella di creare una rete regionale, una coalizione di enti pubblici, di enti privati, quindi la società civile organizzata, coinvolgendo le scuole. Una seconda linea di progetto è quella educativa, quella di lavorare con le scuole superiori e di lavorare su formazione del corpo docente naturalmente e a cascata formazione degli studenti. I ragazzi verranno anche alcuni di loro selezionati e formati per diventare delle antenne che lavoreranno con i loro pari di età all'interno delle scuole. La terza direzione di progetto è quella della sensibilizzazione, una campagna di informazione che naturalmente coinvolgerà tutta la regione, una comunità allargata e lavoreremo anche a livello europeo».
Scuole e durata
Saranno interessati i 14 istituti scolastici superiori nelle cinque città capoluogo per un periodo di circa un anno e mezzo, grazie ad un finanziamento europeo di 360mila euro.

«La Fondazione L'Albero della vita è una grande organizzazione internazionale che opera all'estero e in Italia ormai da più di 25 anni – afferma compiaciuta Manuela Viola, referente calabrese FADV– si occupa di tutela e promozione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. L'obiettivo principale della fondazione è garantire crescita, sviluppo ed evoluzione a tutti i bambini, famiglie e comunità di appartenenza».
Sfida che si può vincere
«È una sfida – conclude Colace – è una sfida e avremo sicuramente l'appoggio anche delle istituzioni che saranno fondamentali per creare questo sistema di presa in carico dei giovani e delle vittime di discorsi di odio».
Alla presentazione hanno preso parte istituzioni, Forze dell’ordine e rappresentanti dei comuni di Catanzaro e Cosenza.


