L'Arbëria c'è, resiste e di certo non vuole arrendersi. Lo spopolamento delle aree interne che interessa la Calabria e con essa, inevitabilmente, anche le comunità arbëreshë sparse sul territorio regionale preoccupa ma non soffoca la speranza di mantenere ancora in vita le tradizioni storiche, linguistiche e culturali custodite nei borghi di origine albanese da più di cinque secoli.

Di questo e di tanto altro si è discusso nel corso di una recente puntata del format di approfondimento giornalistico "Dentro La Notizia" condotto da Pier Paolo Cambareri su LaC Tv. Ospiti del programma sono state Stefania Emmanuele, agente di sviluppo locale e insegnante, e Serena Notaro, presidente del consiglio comunale di Caraffa con delega alla cultura.

Emmanuele e Notaro hanno tracciato un'analisi sulle difficoltà vissute in Arbëria e sulle possibili strategie per invertire la rotta, consentendo alla cultura ereditata dalla Terra delle Aquile di essere trasferita alle giovani generazioni. «Lo spopolamento che tocca tutti i piccoli centri, non soltanto d'Italia ma d'Europa, va a minare anche le caratteristiche che contraddistinguono l'Arbëria - ha affermato Emmanuele -. Se alcuni luoghi hanno dalla loro parte il dinamismo culturale, grazie all'impegno di associazioni e istituzioni, possono certamente contare su carte in più da giocare rispetto a quei luoghi che subiscono lo spopolamento ed hanno anche perso i propri valori identitari. La cultura ci aiuta a sopravvivere e a creare nuovi focolari».

In collegamento dal museo della cultura arbëreshë "Giuseppe Gangale" di Caraffa, Serena Notaro ha inteso sottolineare l'importanza per le piccole realtà di fare affidamento sulla programmazione, evidenziando nello stesso tempo i limiti dettati dal pareggio di bilancio e dal patto di stabilità. Ad affiancare la presidente del consiglio comunale del suggestivo paese alle porte di Catanzaro sono state Consuelo Fimiano e Marianna Peta in rappresentanza dell'associazione culturale "Rranjet arbëreshë - Radici arbëreshë". Per l'occasione, le due ragazze hanno indossato l'abito tradizionale della comunità caraffota, dando modo agli spettatori di LaC Tv e agli utenti collegati via streaming di osservare uno degli elementi maggiormente identificativi del borgo.

Durante la puntata è stata inoltre evidenziata l'importanza di salvaguardare il patrimonio linguistico delle comunità di origine albanese. Per Stefania Emmanuele, la scuola, le istituzioni e le associazioni rivestono un ruolo importantissimo per preservare l'idioma ed il miglior modo per proteggerlo e preservarlo è rappresentato dal canto. La rappresentante istituzionale del comune di Caraffa, a tal proposito, ha ritenuto opportuno mettere in risalto il prezioso ruolo esercitato dall'autonomia scolastica e marcare la necessità di assicurare la presenza di un docente di lingua arbëreshë nelle scuole.

Prima dei saluti finali, l'attenzione si è spostata sui rapporti istituzionali instaurati tra Italia e Albania, rafforzati in occasione della recente visita del Presidente della Repubblica Albanese Bajram Begaj proprio nelle comunità arbëreshë presenti in Calabria.