Alla mobilitazione in solidarietà alla Global Sumud Flottilla hanno partecipato in migliaia tra cittadini, associazioni e studenti. Presente anche Mimmo Lucano: «Non è una guerra, ma un massacro contro un popolo»
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Un migliaio di persone ha partecipato nel pomeriggio ieri alla manifestazione Pro Pal a Locri. La mobilitazione, organizzata dal coordinamento spontaneo “Locride Palestina", è stata promossa in solidarietà alla Global Sumud Flottilla, la missione marittima civile internazionale che intende rompere il blocco navale israeliano su Gaza e consegnare aiuti umanitari, utilizzando una flotta di imbarcazioni provenienti da vari paesi. Cittadini, associazioni e studenti, con striscioni bandiere della Palestina, lanciando slogan con i megafoni, si sono radunati in piazza Nosside poco dopo le 18 per poi incamminarsi attraverso le strade della città per raggiungere piazza Nassirya.
«Da ormai quasi due anni, assistiamo quotidianamente in diretta televisiva e web alla violenza genocidiaria messa in atto dal governo e dall'esercito israeliani nei confronti della popolazione palestinese inerme della Striscia di Gaza e della Cisgiordania - ha spiegato Andrea Filocamo, uno degli organizzatori della manifestazione- violenza che oltre a uccidere, mutilare, storpiare e deportare brutalmente centinaia di migliaia di bambini, donne e uomini inermi, ha ridotto al silenzio e costretto all'indifferenza gran parte del mondo occidentale. Ma non ci si può girare dall'altra parte e non c'è distanza che possa sminuire l'enormità dei crimini di Israele. Scegliamo insieme da che parte stare. Manifestiamo la nostra indignazione e la solidarietà nei confronti di chi sta subendo il tormento di una campagna di guerra totale studiata per infliggere una irrimediabile mutilazione ai corpi e agli spiriti del maggior numero possibile di individui».
Durante il presidio sono stati esposti cartelli e bandiere, ricordando l’importanza di mantenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza e di proseguire le mobilitazioni anche a livello nazionale. Su invito del vescovo di Locri Francesco Oliva, presente in piazza insieme all’imam di Camini, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime di Gaza.
«Sono con voi per invocare con forza la pace in Palestina - ha detto Oliva - Tutti vogliamo essere governati da uomini e donne di pace, chi governa non può optare per la guerra, non si può governare una nazione se non per creare condizioni più favorevoli per una pace duratura. Essere uomini e donne di pace significa essere per il dialogo, essere per l’ascolto senza girarsi dall’altra parte. Quella di questa sera non è una manifestazione politica».
A sventolare la bandiera della Palestina nel cielo di Locri anche Mimmo Lucano. «Ci sono momenti nella vita in cui non si può rimanere in silenzio, questo è uno di quelli - ha dichiarato - Non è una guerra, ma un massacro contro un popolo. Noi a Riace l’abbiamo vissuta ancora prima che divampasse così forte. Abbiamo voluto come Comune riconoscere lo stato di Palestina e sancito un gemellaggio con Gaza. Non potevo non esserci».