I carabinieri hanno dato esecuzione ai provvedimenti di carcerazione nei confronti di tre imputati per i quali è stata riconosciuta la penale responsabilità
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Tre arresti ad opera dei carabinieri della Stazione di Soriano Calabro per tre condanne definitive dopo il riconoscimento della penale responsabilità per una rapina a mano armata risalente a quindici anni fa. Sono infatti divenute definitive ed esecutive le condanne ed è scattato l’ordine di carcerazione nei confronti di: Carmelo Soriano, 34 anni, di Filandari, ma residente a Soriano; Rinaldo Loielo, 34 anni, di Ariola di Gerocarne; Achille D’Agostino, 35 anni, di Soriano Calabro. Sono stati tutti riconosciuti colpevoli di aver compiuto una rapina a mano armata il 20 febbraio del 2010 ai danni di un distributore di carburante ubicato nel territorio comunale di Filandari. Carmelo Soriano è stato condannato a 5 anni di reclusione, Rinaldo Loielo a 4 anni, 7 mesi e un giorno, Achille D’Agostino alla pena di 3 anni e 6 mesi.
I profili degli arrestati
Carmelo Soriano è figlio di Gaetano Soriano, quest’ultimo condannato in via definitiva nel gennaio 2023 a 11 anni di reclusione per associazione mafiosa nell’operazione antimafia denominata “Ragno” (quale esponente di punta dell’omonimo clan di Pizzinni di Filandari) e in seguito anche per il reato di violenza privata in relazione ad un terreno “conteso” con il legittimo proprietario. Carmelo Soriano è quindi anche il nipote del boss Leone Soriano, quest’ultimo condannato in via definitiva a 20 anni nel processo “Nemea-Rinascita Scott”.
Rinaldo Loielo è invece figlio del defunto boss delle Preserre vibonesi, Giuseppe Loielo, quest’ultimo ucciso nell’aprile del 2002 a Gerocarne insieme al fratello Vincenzo. Per tale delitto sono stati condannati in via definitiva all’ergastolo il boss Bruno Emanuele e il suo braccio-destro Vincenzo Bartone, alias “Pio-Pio”. Rinaldo Loielo in precedenza aveva scontato – unitamente al cognato – una condanna definitiva per la detenzione di una potente bomba che sarebbe stata ceduta a Loielo e al cognato nel 2013 dal boss Pantaleone Mancuso di Nicotera (alias “Scarpuni”) nel per alimentare lo scontro tra i Loielo e il clan Emanuele.
Achille D’Agostino è invece il figlio dell’attuale coordinatore cittadino di Soriano Calabro di Fratelli d’Italia, Francesco D’Agostino (rieletto nel febbraio scorso in tale incarico politico), quest’ultimo sino a qualche anno addietro anche vice coordinatore provinciale di FdI e già consigliere comunale di maggioranza (prima delle dimissioni nel febbraio 2022) durante l’amministrazione guidata dall’allora sindaco di Soriano Calabro, Vincenzo Bartone, sciolta per infiltrazioni mafiose il 15 giugno 2022. Uno zio del condannato Achille D’Agostino - Vincenzo D’Agostino (classe 1967) – è stato ucciso in un agguato il 12 dicembre 2008 ed “in vita era ritenuto dagli inquirenti – così si legge nella relazione di scioglimento del Comune di Soriano – esponente del locale di ‘ndrangheta dell’Ariola”.

