L'Università Mediterranea di Reggio Calabria incrementa le relazioni con altri atenei. Un percorso intrapreso anche nel segno di buone pratiche intraprese da diversi anni

Qualche anno fa era un progetto pilota in capo alla Mediterranea di Reggio Calabria e all’università degli studi di Bergamo, oggi l’Erasmus italiano è una buona prassi istituzionalizzata ed estesa a tutti gli atenei d'Italia. I corsi di laurea in Architettura e Design al centro del nuovo percorso intrapreso dalla Mediterranea in accordo con l'università di Sassari, sede di Alghero.

Di qualche settimana fa il secondo decreto firmato dalla ministra Anna Maria Bernini. Destinati quasi sette milioni di euro all’annualità corrente, per sostenere nuovi programmi di mobilità e scambi tra atenei che abbiano stipulato apposita convenzione «finalizzata a supportare la costruzione di percorsi di studio innovativi che promuovano l’interdisciplinarietà e la flessibilità dell’offerta formativa, rafforzando l’integrazione e la complementarietà tra gli atenei stipulanti», come riportato nel decreto del Mur 397 del 2025.

Il fondo ha previsto una dotazione di 3 milioni di euro per l’anno 2024 e adesso di quasi 7 milioni per il 2025. L’importo massimo per ciascuna borsa di studio è di mille euro mensili. Per accedervi gli studenti non dovranno superare la soglia Isee di 36mila euro annui. Il programma di mobilità sul territorio nazionale è riservato a studentesse e studenti iscritti ai corsi di laurea, di laurea magistrale, o di laurea magistrale a ciclo unico.E così anche per la Mediterranea crescono, con nuove prospettive, le relazioni sul piano nazionale e internazionale, come sottolineano il rettore Giuseppe Zimbalatti e la prorettrice vicaria con delega all’internazionalizzazione, Francesca Fatta. Continua a leggere su IlReggino.it